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Finalmente il prosciutto italiano Dop nei negozi cinesi

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Finalmente il prosciutto italiano Dop nei negozi cinesi

MILANO – Dopo nove mesi di tentativi, finalmente i primi Prosciutti di Parma sono effettivamente arrivati nei negozi cinesi: l’ultima spedizione pilota ha infatti superato le barriere burocratiche che ancora si frapponevano all’effettiva entrata di questo capolavoro del made in Italy alimentare in Cina.

Viva soddisfazione da parte di Francesco Pizzagalli, Presidente ASS.I.CA. appena tornato dalla Cina che dichiara: “Con l’espletamento di tutti gli ultimi adempimenti burocratici, si apre finalmente per i nostri Prosciutti crudi di Parma e di San Daniele, la stagione dell’export verso uno dei mercati più interessanti dell’Asia e pieno di prospettive di sviluppo per il nostro settore. Nel sottolineare la nostra azione di coordinamento e propulsione nel corso degli ultimi 6 anni, vogliamo nuovamente esprimere uno speciale ringraziamento a tutte le autorità che hanno reso possibile questo straordinario risultato a partire dal Ministero della Salute, e in particolare il prof. Romano Marabelli, oltre che l’Ambasciatore italiano in Cina, Riccardo Sessa per l’impegno assiduo profuso. Ringraziamo, inoltre, tutti i Ministri e i sottosegretari che, in questi anni, nelle varie missioni ed incontri hanno operato per una positiva conclusione di questa vicenda.”
“Da ultimo voglio sottolineare che il successo ottenuto corona una strategia associativa che ha permesso, collaborando intensamente con i Consorzi di Parma e San Daniele, di far interagire le diverse componenti istituzionali per l’ottenimento di un obiettivo di primaria valenza strategica per lo sviluppo futuro del nostro settore.”

Sarà adesso fondamentale promuovere la conoscenza di questo prodotto che, per i consumatori cinesi è, senza dubbio, “esotico”. Tuttavia, il termine Prosciutto in cinese esiste già e significa “coscia asciugata al vento”, termine, quindi, che spiega già di cosa si tratta. Questo è un fattore di grande apprezzamento per un popolo la cui lingua non si basa sulle lettere dell’alfabeto per formare delle parole, ma su ideogrammi che esprimono idee e concetti. Ai cinesi, inoltre, piace il fatto che il prosciutto sia un pezzo intero, perché ne riconoscono subito la parte anatomica.