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L’idea di riconoscere i fotografi professionisti durante le cerimonie religiose da quelli ‘abusivi’ attraverso un tesserino ad hoc è stata un grande successo. Ecco perché è stata richiesta da altri fotografi professionisti una nuova edizione del corso volto all’ottenimento di tale tesserino attraverso Confartigianato e Cna che, in strettissima sinergia con la Curia, hanno pensato di regolamentare il rapporto tra fotografi e parroci per quanto riguarda lo svolgimento dei servizi fotografici durante le cerimonie religiose.
A questa seconda edizione sono intervenuti oltre 20 fotografi e videoperatori professionisti che hanno accolto l'invito delle Associazioni di categoria a partecipare per ottimizzare il percorso già iniziato lo scorso marzo con la prima edizione del corso. Per l’Associazioni dei Fotografi di Confartigianato Imprese Arezzo e Cna infatti il comportamento dei fotografi durante le cerimonie religiose deve seguire un vero e proprio codice. E’ proprio per questo motivo che è nata l’iniziativa sviluppata con grande successo all’inizio di quest’anno, in stretta collaborazione con la Diocesi di Arezzo, di un accordo con la Curia finalizzato a fissare dei principi e dei codici di comportamento fra i fotografi, i videoperatori e i parroci. Gli stessi fotografi hanno talmente tanto apprezzato la bontà di questa iniziativa e l'ottimo rapporto instaurato con la Curia Vescovile, che si sono impegnati al fine di trovare i presupposti per poter instaurare un dialogo costruttivo e di collaborazione.
‘L’accordo è nato dall'esigenza di assicurare il rispetto durante lo svolgimento delle celebrazioni dei sacramenti e di creare un clima favorevole alla partecipazione di tutti i fedeli al rito – spiegano Bruno Tavanti Presidente dell’Associazione Fotografi di Confartigianato e Mario Monci di Cna – La sempre maggior diffusione di nuove tecnologie digitali, porta spesso ad assistere durante battesimi, cresime, matrimoni, prime comunioni, ad un via vai di persone che vogliono fotografare e riprendere i momenti più importanti del rito. Questo riduce il clima di raccoglimento necessario per vivere il momento liturgico in modo pieno’. Ecco allora che scopo dell’accordo con la Curia è quello di formare e aggiornare, attraverso incontri specifici, tutti i fotografi professionisti di Arezzo affinché siano preparati ai mutamenti e alle esigenze delle parrocchie. E tutto questo grazie ad un preciso strumento usato per evitare equivoci. L'impegno da parte della Curia infatti sarà ancora una volta quello di riconoscere, attraverso un tesserino, i fotografi professionisti che hanno frequentato con impegno tali incontri da chi invece spesso esercita la professione con una certa leggerezza se non addirittura abusivamente.