Home Nazionale Frattini a Tiblisi: ”Sostegno dell’Ue ma nessuna scorciatoia’

Frattini a Tiblisi: ”Sostegno dell’Ue ma nessuna scorciatoia’

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TBILISI – I 27 sostengono il percorso di avvicinamento della Georgia all'Unione europea e alla Nato, ma per Tbilisi non ci saranno scorciatoie sul processo di riforme democratiche ed economiche. E' il messaggio che il ministro degli Esteri Franco Frattini (nella foto) porta nella repubblica caucasica, dove incontrerà la collega Eka Tkeshelashvili, il premier Vladimir Gurgenidze, il responsabile per i Rifugiati Tamar Martiashvili e il presidente Mikhail Saakashvili.

"Sono a Tbilisi per dire quello che l'Europa può fare per la Georgia", ha spiegato il titolare della Farnesina, ma anche per ricordare alla Georgia le condizioni che deve rispettare in questo processo. "Credo ci sia spazio per lanciare un negoziato per un accordo sulla facilitazione dei visti, che però deve essere accompagnato da un accordo di riammissione dei clandestini", ha chiarito anzittutto Frattini, che ha parlato anche di "un accordo di libero scambio, in cambio di un'accelerazione delle riforme economiche".

L'altro impegno dei 27, oltre a quello per un rappresentante speciale europeo per la Georgia, riguarda "una missione di polizia internazionale civile, sulla quale siamo disponibili a contribuire, di cui si discuterà ad Avignone venerdì e sabato e che io spero possa essere approvata dal Cagre del 15 settembre", ha affermato il titolare della Farnesina, preannunciando che anche di questo parlerà domani a Mosca e auspicando che "i russi diano il loro via libera".

"Noi chiediamo – ha precisato ancora Frattini, quantificando in 150-200 unità il numero dei militari che saranno coinvolti – che sia una missione di polizia civile autorizzata ad entrare senza limitazioni nella zona di sicurezza temporanea", tra la Georgia e l'Ossezia del Sud.

Parallelamente all'impegno per questa missione, c'è la disponibilità per quella di osservazione dell'Osce. Al momento c'è un militare italiano dei nuovi 12 che sono stati mandati, siamo disposti a darne altri 6" su un totale di 100.

Quindi, nel corso della sua missione in Georgia e Russia, il ministro chiederà "un accesso senza limitazioni agli aiuti umanitari nell'Ossezia del Sud, dove ci sono stati dei problemi, e l'attuazione piena dei sei punti" del piano Sarkozy. In particolare, a Tbilisi, "chiederò l'impegno a confermare il non uso della forza, impegno che finora hanno rifiutato in modo formale".

Frattini ha poi commentato le parole pronunciate ieri dal presidente russo Dmitry Medvedev in un'intervista al Tg1, durante la quale ha definito Saakashvili "un cadavere politico". "Noi non possiamo far cambiare al presidente russo il suo giudizio personale, ma la visita a Tbilisi dimostra che noi rispettiamo un governo che è stato eletto democraticamente dal popolo georgiano, come Europa non possiamo interferire nel giudizio degli elettori georgiani".

Il titolare della Farnesina, parlando sull'aereo che lo ha portato in Georgia, ha infine rivendicato "il ruolo di mediazione svolto dall'Ue, che oggi è in grado di fare quello che nessun altra entità è in grado di fare. Dall'Ue è arrivato un messaggio equilibrato: non ci sono sanzioni (per la Russia) e non ci sono scorciatoie" (per la Georgia).

Con Frattini è volata in Georgia anche il direttore generale della Cooperazione del ministero degli Esteri, Elisabetta Belloni, che ha sottolineato il ruolo in prima linea che il nostro Paese sta svolgendo nell'assistenza umanitaria fin dai primi giorni della crisi. "Su richiesta pressante del ministro degli Esteri ci siamo attivati immediatamente – ha detto la Belloni – l'Italia è stata il primo paese a essere presente con un contributo umanitario sul piano bilaterale". In totale, tenendo conto degli aiuti bilaterali e di quelli attraverso il canale multilaterale, a Tbilisi sono arrivati 1 milione e 205 mila euro. A Gori, poi, la città più colpita dai bombardamenti russi delle settimane scorse, di concerto con l'Alto Commissariato dell'Onu per i rifiugiati e con la Croce Rossa Italiana, è stato allestito il cosiddetto Campo Italia, dove "vengono distribuiti 10 mila pasti ogni giorno".