L’estate che si sta avviando a conclusione lascerà in eredità, con ogni probabilità, una vendemmia da ricordare. E’ questo il dato che emerge dall’ormai consueto monitoraggio sulle curve di maturazione realizzato dalla Provincia di Arezzo in collaborazione con l’Unità di Ricerca per la Viticoltura e l’Università di Milano per informare i viticoltori, zona per zona, sul momento ottimale per la vendemmia. "In tutti i vigneti – spiega l’Assessore provinciale all’agricoltura Roberto Vasai – è ormai in corso la maturazione delle uve e, dopo un avvio di stagione ritardato a causa delle piogge e delle temperature non elevate che hanno posticipato il germogliamento e la fioritura, l’estate è trascorsa in modo ottimale con molte giornate soleggiate e regolari apporti idrici fino a inizio agosto. Solo in questo mese si è verificato un leggero stress per carenza di piogge, ma da metà agosto in poi le temperature sono state ottimali, con elevate escursioni tra giorno e notte che hanno favorito l’accumulo di composti aromatici. Al momento sono in corso le vendemmie dei vitigni precoci, Chardonnay in particolare, con ottimi risultati qualitativi", conclude l’Assessore Vasai. La prima campagna di monitoraggio della maturazione delle uve in provincia di Arezzo è stata effettuata il primo settembre ed ha evidenziato in particolare una buona gradazione zuccherina già raggiunta dal Syrah e dal Merlot nella zona di Cortona, nei vigneti della Valdambra e nei pianalti della Setteponti. Anche la qualità del Sangiovese sta evolvendo su ottimi livelli, se sarà confermato l’attuale andamento meteorologico. Il Sangiovese sta evidenziando i maggiori accumuli zuccherini nella zona di Cortona, mentre è leggermente indietro nelle zone di Civitella-Pergine e Valdambra. Le acidità ed i valori di pH sono nella norma e rispecchiano gli andamenti medi per il periodo registrati nelle ultime annate.
Tutte le informazioni di dettaglio sul monitoraggio sono disponibili alla pagina www.provincia.arezzo.it/agricoltura.