AVIGNONE – I ministri degli Esteri dei 27 hanno raggiunto "un accordo politico sul lancio di una missione civile dell'Unione Europea in Georgia". Lo ha annunciato il capo della diplomazia italiana Franco Frattini (nella foto), al termine della riunione informale dei ministri degli Esteri dell'Ue ad Avignone.

Frattini ha sottolineato che la missione "includerà compiti di polizia civile", e questo "sia nella zona di sicurezza temporanea, sia nel territorio georgiano". La missione, ha detto ancora il ministro degli Esteri, sarà "formalizzata al consiglio del 15 settembre", che riunirà a Bruxelles i ministri degli Esteri.

Il titolare della Farnesina ha spiegato che sarà "una missione europea che collaborerà sì con l'Osce (già presente sul terreno), ma che sarà formalmente staccata e avrà anche compiti di polizia civile sul terreno".

Quanto alla sua composizione, Frattini ha detto che "i numeri dovrebbero essere interessanti, tra i 150 e i 200 per tutta la missione europea". La macchina è già in movimento, ha spiegato il ministro, "abbiamo deciso già di lanciare una procedura formale per nominare il capo missione. Martedì un organismo tecnico che si chiama Cops (a Bruxelles) deciderà le regole operative di questa missione". Dunque, ha sintentizzato, "abbiamo anticipato molto le decisioni che verranno formalizzate il 15. Per farla breve, ritengo che per fine mese la missione sarà non solo adottata ma anche operativa. Tutto dipenderà naturalmente dalla rapidità con cui gli Stati membri metteranno a disposizione i loro uomini".

Quanto all'Italia questa, ha sottolineato il titolare della Farnesina, "farà la sua parte, il ministro La Russa (della Difesa, ndr) ha parlato di qualche decina di uomini che sarà ampiamente sufficiente, l'Italia dovrebbe avere una richiesta tra i 15 e i 20 uomini".

Frattini ha anche riferito della telefonata tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il primo ministro russo Vladimir Putin in vista della missione a Mosca del presidente francese Nicolas Sarkozy, lunedì prossimo. "Il presidente Berlusconi – ha detto Frattini ad Avignone – ha ribadito l'auspicio dell'Italia per l'attuazione piena dell'accordo in 6 punti". Il premier, ha però precisato Frattini, "ha anche confermato che la Georgia deve rinunciare in modo chiaro e inequivocabile all'uso della forza, che è la condizione posta dalla Russia per abbandonare la fascia temporanea di protezione".