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Gdf: cerimonia d’avvicendamento ai vertici del comando provinciale

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Gdf: cerimonia d’avvicendamento ai vertici del comando provinciale

AREZZO – La cerimonia di avvicendamento si è svolta stamani ad Arezzo, presso la caserma di via Società Operaia, alla presenza del Comandante Regionale Toscana – Generale di Divisione Giorgio Toschi e di una rappresentanza del personale del Comando.

Il Generale di Brigata Umberto Di Nuzzo lascia l’incarico dopo circa due anni per andare a ricoprire il nuovo compito di Comandante del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria.

Gli subentrerà nell’incarico il Col. t.ISSMI Dario Solombrino, nato a Napoli nel 1966, coniugato, con due figli, laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria, proveniente dal Nucleo Polizia Tributaria di Napoli.

Il Generale Di Nuzzo, nel tracciare un bilancio della sua permanenza, ha affermato che si è trattato di una esperienza unica e stimolante, grazie al grande impegno dei finanzieri ed alla collaborazione con le Istituzioni e la società civile.

Tra le più significative azioni di controllo svolte dai Reparti del Comando Provinciale, in questo periodo ricco di soddisfazioni umane e professionali, sono da ricordare:

– l’operazione del Nucleo Polizia Tributaria, nel settore della contraffazione, tutela del “made in italy” e sicurezza prodotti, che ha portato al sequestro di circa 800 mila articoli cinesi privi del marchio “CE” (giocattoli, materiali elettrici, prodotti per la casa, ecc.);

– l’attività dalla Compagnia di San Giovanni Valdarno nel settore edilizio che ha consentito di scoprire l’impiego da parte di alcune imprese di manodopera irregolare (circa 500 lavoratori “in nero”), con la conseguente evasione di contributi assicurativi, previdenziali ed assistenziali;

– il servizio condotto dalla Brigata di Sansepolcro nel settore del maltrattamento degli animali, con il sequestro di un allevamento ed oltre 85 cani di razza;

– l’indagine svolta dalla Compagnia di Arezzo in collaborazione con la Corte dei Conti che ha consentito di segnalare danni erariali per circa 60 milioni di euro;

– l’operazione denominata “Principessa” con cui il Nucleo Polizia Tributaria, utilizzando sofisticate tecniche investigative, ha stroncato un giro di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno di una nota discoteca ed arrestato i responsabili dell’illecito e grave fenomeno;

– le inchieste giudiziarie nei confronti di importanti soggetti economici operanti nel settore delle telecomunicazioni.

Allo stesso modo l’azione di vigilanza ha riguardato altri settori, quali:
– i giochi, lotterie e scommesse clandestine, con il sequestro di oltre 5.400 gratta e vinci privi delle previste autorizzazioni, di 32 tra videopoker e terminali e la denuncia di 23 persone;

– le investigazioni antiriciclaggio ed usura, che hanno portato a segnalare agli Uffici competenti n. 110 soggetti per aver effettuato transazioni superiori al limite consentito o per aver omesso la registrazione di operazioni sul registro unico informatico, per un ammontare complessivo di oltre 19 milioni di euro, nonché di denunciare n. 13 soggetti per abusivismo finanziario e bancario e n. 2 persone per il reato di usura, di cui uno in stato di arresto;

– la tutela del patrimonio artistico ed archeologico, con il sequestro di 49 reperti archeologici di inestimabile valore risalenti alle epoche etrusca e romana e la denuncia di tre responsabili;

– l’illegalità ambientale, con n. 15 persone denunciate per violazione al decreto legislativo n. 152/2006 ed il sequestro di n. 12 aree (per complessivi 79 mila metri quadrati) e circa 13.000 tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi.

Anche sul versante più tipicamente fiscale, l'azione ispettiva è stata indirizzata a contrastare gli aspetti di frode che destano maggiore allarme, rivolgendo cioè i controlli verso l'individuazione dei soggetti totalmente o parzialmente sconosciuti al fisco che si avvalgono di lavoro nero o clandestino e che con i loro comportamenti, oltre che recare un danno alle casse dello Stato e degli Enti territoriali, producono una concorrenza sleale per le imprese regolari che invece operano in ossequio al quadro di regole fissato dalle leggi nazionali e comunitarie.

Un quadro esemplificativo dell'azione sviluppata dai finanzieri operanti in Arezzo e provincia nel corso degli ultimi due anni, può essere offerto dai dati di seguito riportati:
– l’esecuzione di circa 1.100 verifiche fiscali che hanno permesso di proporre a tassazione ai fini dell’imposizione diretta oltre 362 milioni di euro e verbalizzare un’evasione all’I.V.A. per circa 133 milioni di euro;

– l’effettuazione di oltre 4.600 controlli strumentali in materia di ricevute e scontrini fiscali, dei quali n. 1.023 hanno evidenziato la mancata emissione, e sono state inoltre avanzate n. 30 proposte di chiusura nei confronti di esercizi che hanno commesso quattro violazioni specifiche;

– la scoperta di molteplici casi di frode fiscale, nonché nel settore dell’economia sommersa, nell’individuazione di n. 96 tra evasori totali e/o paratotali ed oltre 736 lavoratori in nero ed irregolari.