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Georgia, Ue pronta ad agire sul campo

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BRUXELLES – L'Unione Europea è "determinata ad agire sul campo" dopo la crisi tra Russia e Georgia. E' quanto ha affermato il capo della diplomazia francese Bernard Kouchner, presidente di turno dell'Ue, in una conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio straordinario dei ministri degli Esteri dei Ventisette.

"Non si tratta di un esercito, non sono ancora forze di mantenimento della pace – ha affermato Kouchner – poco importa l'etichetta: c'è la determinazione da parte nostra e di molti Paesi. E tutti i Paesi hanno esperienza in questo senso". "L'idea è di avere osservatori, quello che voi chiamate forze di peacekeeping, io non le chiamerei così, ma controllori europei, personale di monitoraggio, facilitatori – ha proseguito Kouchner – è questo il motivo per cui l'Europa dovrebbe essere sul terreno".
In questo momento, ha proseguito il ministro degli Esteri francese, "siamo motivati dalle reazioni che abbiamo constatato questa mattina", ma è necessario "rimettersi all'Onu e quindi ci rifacciamo a una risoluzione che verrà presentata sotto la presidenza belga del Consiglio di Sicurezza". Insomma, "vogliamo che l'accordo si tramuti in una risoluzione delle Nazioni Unite. Dobbiamo trasformare un documento politico in un documento giuridicamente vincolante".
Infine, ha auspicato, "tra pochissimi giorni, quantomeno per i primi di settembre, occorrerà avere dei risultati".
Ed anche l'Italia è pronta a dare un contributo. "Credo – ha detto il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti, a Bruxelles per la riunione – che la prima cosa da fare sia il monitoraggio" della tregua in Ossezia del Sud. "L'Italia – ha proseguito il sottosegretario – si è dichiarata disponibile a contribuire a trovare una soluzione accettabile per le parti".
Scotti ha sottolineato che "non si tratta di trovare una soluzione sulla testa dei georgiani e dei russi", imposta dall'alto. Le modalità, ha proseguito, dovranno esser definite "oltre che da noi, anche con l'Onu, l'Osce e le parti in causa".
Il sottosegretario ha rifiutato di entrare nel merito dei possibili scenari. "Eviterei ora – ha infatti affermato – di fare dibattiti in astratto sulle possibili forme da attuare. Dico solo che tutte quelle necessarie e accettabili per le parti saranno da noi sostenute e il nostro contributo non mancherà".
Resta alta, intanto, la tensione nei rapporti Usa-Russia. Il presidente americano George W. Bush ha espresso ''gravi preoccupazioni'' per le azioni della Russia in Georgia e assicurato che gli americani sostengono i georgiani e l'integrità territoriale del Paese. ''Gli Stati Uniti, così come il resto del mondo, si aspettano che la Russia rispetti gli accordi e il cessate il fuoco'', ha aggiunto Bush denunciando ''l'incoerenza'' delle azioni di Mosca sul terreno.
Con la campagnia militare in Georgia, ha avvertito Bush, Mosca ''ha messo a rischio le sue aspirazioni di integrazione'' nel sistema diplomatico ed economico internazionale, in quanto azioni come quelle ancora in corso ''non sono coerenti con i principi di queste istituzioni''. Inoltre ha annunciato che il segretario di Stato Condoleezza Rice andrà a Parigi, per incontrare il presidente francese e di turno dell'Unione europea Nicolas Sarkozy, e poi a Tbilisi.
Il presidente americano ha precisato anche che aerei militari americani hanno già iniziato a portare aiuti umanitari in Georgia e che la Marina americana avrà presto un ruolo nella missione di aiuto per dimostrare ''solidarietà'' ai georgiani.
Gli Stati Uniti hanno inoltre chiesto una riunione dei ministri degli Esteri della Nato per discutere della crisi in Georgia, riunione che si terrà martedì prossimo.