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Saakashvili: ‘Russi violano cessate il fuoco’

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TBILISI – E' fragile la tregua tra Russia e Georgia nella crisi del Caucaso. Voci contrastanti arrivano sulla tenuta dell'accordo raggiunto ieri mentre notizie non confermate denunciano operazioni di pulizia etnica.
La segnalazione è dell'Osce che definisce ''notizie che turbano'' quelle, ancora non confermate da un rilievo diretto, su operazioni di pulizia etnica avvenute in Ossezia del Sud. Il portavoce della missione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa a Tbilisi, Terhi Hakala, asserisce comunque che la situazione nella regione separatista rimane incerta, tanto che gli osservatori dell'organizzazione non sono ancora riusciti a entrare a Tsinkhvali.
Più volte in giornata, il presidente georgiano Mikheil Saakashvili ha denunciato: "Mentre io parlo, carri armati russi stanno attaccando Gori e scorazzano per la città. La stanno saccheggiando e stanno distruggendo gli edifici". Poi, più tardi, alla Cnn ha dichiarato che ''non c'è un cessate il fuoco, i russi si muovono dove vogliono'' e che ''le forze militari russe si stanno dirigendo verso la capitale Tbilisi''.
I militari russi sconfinati in territorio georgiano anche oggi, prima a Gori e poi oltre, sulla strada che porta a Tbilisi ''stanno solo offrendo assistenza ai civili attaccati dai georgiani'', ha replicato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov in una breve dichiarazione all'emittente televisiva americana.
L'inviato della Cnn in Georgia ha testimoniato che il convoglio di carri armati russi avvistato sulla strada Gori-Tbili ha deviato su una strada laterale, allontanandosi dalla capitale e dirigendosi probabilmente verso la base militare abbandonata di Upslistsikhe, dieci chilometri a est di Gori.
"Abbiamo informazioni credibili di villaggi bruciati, scontri a fuoco e uccisioni di gente innocente e di civili", ha denunciato l'ambasciatore americano a Tblisi Matthew Bryza.
Intanto si tenta un bilancio delle vittime. Secondo le cifre fornite dal vicecapo dello Stato maggiore di Mosca Anatoly Nogovitsyn, nel conflitto sono rimasti uccisi 74 militari russi, 171 sono feriti e 19 risultano dispersi.
Il ministro della Sanità di Tblisi Sandro Kvitashvil, citato dall'agenzia di stampa russa Interfax, stima 165 morti tra i georgiani anche se poi aggiunge: "Ancora non abbiamo un dato definitivo". E non precisa se tra questi vi siano anche i militari. Nei giorni scorsi, Mosca aveva denunciato 2mila vittime, per la maggior parte civili, nei combattimenti in Ossezia del Sud.
La notte era trascorsa tranquilla, nel rispetto dello stop alle armi. Per la prima volta dopo lo scoppio della crisi, giovedì scorso, Tbilisi è apparsa festosa la scorsa notte, con migliaia di persone che affollavano strade, ristoranti e caffè.
Continua il lavoro della diplomazia. A Tbilisi si trova oggi il presidente francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell'Unione Europea, che ieri ha raccolto il consenso di Russia e Georgia attorno ad un piano di pace in sei punti. Nella capitale georgiana si trovano anche i presidenti di Polonia, Ucraina, Lituania ed Estonia.