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Gioco d’azzardo: divertimento o dipendenza

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Gioco d’azzardo: divertimento o dipendenza

AREZZO – Sabato 10 maggio presso il Castello dei Conti Guidi di Poppi si terrà un convegno dedicato alle dipendenze da gioco d’azzardo organizzato dalla Società della Salute in collaborazione col Comune di Poppi, la Usl 8, il Ser.t zona Casentino e zona aretina e l’Associazione “Mirimettoingioco”. Scopo del convegno, incoraggiato dall’associazione Mirimettoingioco e reso possibile dalla Società della Salute e dal Comune di Poppi, è quello insieme di sensibilizzare la popolazione ed i soggetti istituzionali e creare una rete territoriale di conoscenza ed intervento su questo fenomeno sommerso di cui ancora non si conoscono i numeri precisi ma che purtroppo è molto presente. “Le prime avvisaglie sul gioco d’azzardo come patologia sono arrivate al Ser.t di zona qualche tempo fa, spesso legate a situazioni pregresse o in corso di trattamento per dipendenze da sostanze. Il passaggio da una dipendenza diciamo fisica ad una psicologica è apparsa come la situazione ricorrente anche se poi, grazie anche ad osservatori privilegiati come l’associazione MIrimettoingioco e il gruppo GAND dell’azienda Usl, si è poi prospettata una circostanza ancora più complicata che coinvolge anche persone che non hanno mai avuto precedenti esperienze di dipendenza”, commenta Angela Daveri assistente sociale che opera nel Ser.t di zona e si occuperà nello specifico del fenomeno all’interno della struttura dopo aver raggiunto una preparazione appropriata tramite corsi organizzati da Regione e Usl.
La giornata di sabato quindi è un punto di partenza per un progetto di grande importanza che è già stato attivato nella valle al fine di evitare fenomeni che spesso sfociano in situazione gravi soprattutto per i tessuti familiari. Il convegno aperto al pubblico e al quale sono stati invitate istituzioni, forze dell’ordine, parroci, scuole non solo prospetterà le azioni future da intraprendere -. come l’apertura di uno sportello informativo e di auto aiuto – ma cercherà di creare una rete in grado di poter monitorare il fenomeno sommerso per prevenirlo e sostenere persone coinvolte e famiglie