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Giornata della Memoria a Bibbiena

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Giornata della Memoria a Bibbiena

AREZZO (Casentino) – La Comunità Montana del Casentino, attraverso il servizio CRED, Centro Risorse Educative e Didattiche, ha realizzato, con i ragazzi delle classi II della Scuola Media di Bibbiena e in collaborazione con l’Accademia Teatrale N.A.T.A, e il gruppo musicale Vallesantacorde, un video dal titolo “Il figlio musicista” dedicato al ricordo della Shoah e di tutte le generazioni di bambini vittime delle guerre e delle persecuzioni razziali. Il video verrà presentato in anteprima in occasione della Giornata Internazionale della Memoria il prossimo 24 di gennaio alle ore 20,30 presso il Cinema Italia di Soci alla presenza dei ragazzi delle scuole interpreti della storia, la Dottoressa Silvana Gabiccini Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “B.Dovizi” di Bibbiena e l’Assessore Gian Maria Acciai del Comune di Bibiena. Il video, che verrà replicato anche nella giornata del 27 alle ore 16,30 al Teatro Dovizi, si colloca all’interno di un percorso didattico biennale sulla memoria della Shoah che il CRED della Comunità Montana del Casentino ha attivato congiuntamente ai progetti della Camera Blu che riguardano i temi dell’integrazione e del multiculturalismo.
La serata di giovedì 24 gennaio si concluderà con la visione del film di Davide Ferrario “La strada di Levi”, in cui il regista ripercorre il viaggio di 6 mila chilometri e dieci mesi che Levi intraprese all’indomani della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.
Grande soddisfazione per il percorso didattico attivato dal CRED viene espressa dal Presidente della Comunità Montana del Casentino Roberto Mariottini che commenta: “L’ente che rappresento ha lavorato molto e in maniera costante, soprattutto negli ultimi anni, sul tema dell’integrazione razziale del multiculturalismo, della convivenza tra popoli e religioni. Un impegno questo portato avanti dal nostro servizio CRED con una professionalità e con un amore degni di plauso. Quello che accade ogni giorno davanti ai nostri occhi, dimostra che il ricordare non è solo un esercizio mnemonico ma un dovere della nostra coscienza. L’odio fra le genti e le stragi degli innocenti, non sono una pura e semplice eredità di un passato mostruoso che tanto spesso ci ha fatto dire “mai più”. L’odio è qui, è tra di noi. Le stragi di piccoli innocenti sono qui e ora. Ecco che allora gli sforzi intellettuali per recuperare nelle giovani generazioni il senso della vita, il peso della vita, il valore di ogni essere umano non sono solo esibizioni, ma necessità”.