ATENE – Nuovi violenti scontri fra manifestanti e polizia davanti al Parlamento di Atene. A 13 giorni dall'uccisione di Alexis, centinaia di dimostranti hanno lanciato vernice contro la polizia, mentre gli agenti facevano uso di gas lacrimogeni. I pompieri sono riusciti a fermare un gruppo di manifestanti che tentava d'incendiare l'albero di Natale sulla piazza, che sostituisce quello dato alle fiamme durante le proteste della settimana scorsa.

La ripresa della violenza ha provocato il panico fra le centinaia di persone che affollavano l'area per lo shopping natalizio, con gente in fuga e genitori che strappavano bambini in lacrime dalla giostra al centro della piazza.

Migliaia di persone manifestano oggi in diverse città della Grecia contro la politica economica del governo conservatore, in una protesta che si è infiammata con la morte del 15enne Alexis, ucciso dalla polizia il 6 dicembre. Lo sciopero dei controllori di volo ha bloccato per varie ore il traffico aereo all'aeroporto internazionale di Atene, mentre centinaia di licei e facoltà universitarie sono occupati dagli studenti.

Da quando è iniziata la protesta – che sta mettendo a rischio la tenuta del governo di Costas Karamanlis – oltre 100 persone sono rimaste ferite e 400 sono state arrestate. Centinaia di negozi e banche sono stati assaltati durante le proteste.

La notte scorsa, inoltre, un ragazzo di 16 anni è stato ferito leggermente alla mano mentre si trovava di fronte alla sua scuola nella periferia occidentale di Atene. Secondo la polizia, lo studente, che è figlio di un sindacalista, è stato colpito da un proiettile sparato da un fucile ad aria compressa. Non è noto chi abbia esploso il colpo. Le autorità greche hanno sottolineato che non vi erano poliziotti nella zona al momento della sparatoria.