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Idem, un progetto per l’occupazione femminile

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Idem, un progetto per l’occupazione femminile

AREZZO – Di fronte a un quadro occupazionale stabile, emerge una situazione di reale difficoltà per la componente femminile nell’accesso all’occupazione, nel mantenimento del lavoro, nel miglioramento del proprio percorso di crescita professionale. Oltre ai dati quantitativi, si segnala un fenomeno che rappresenta un reale freno allo sviluppo dell’occupazione e del benessere. Anche se storicamente il territorio aretino è caratterizzato da un buon accesso al lavoro da parte delle donne, tale situazione sta peggiorando; l’occupazione femminile è messa in crisi dalle dinamiche economiche e produttive, subisce i più forti contraccolpi delle crisi, viene sistematicamente estromessa dal mercato del lavoro, risultando scarsamente competitiva rispetto alla componente maschile. Anche l’accesso per le donne alle politiche attive per il lavoro è fortemente influenzato dalla resistenza di stereotipi e di difficoltà oggettive. Mediamente, il profilo della donna disoccupata presenta alcune caratteristiche distintive rispetto alla componente maschile; infatti, il profilo accademico di studi è mediamente più elevato, caratterizzato dal possesso di diplomi di scuola media superiore o addirittura di laurea che però, anziché facilitare l’accesso al mondo del lavoro, rappresentano una modalità per ritardare l’ingresso e la stabilizzazione nel mondo del lavoro. Inoltre, i titoli di studio sono spesso "deboli" e non garantiscono un appropriato ingresso nel mondo del lavoro. Questo insieme di difficoltà rende spesso consapevoli le donne sulla necessità di ulteriori strumenti professionali che possano facilitare un ingresso stabile nel mondo del lavoro. Ma gli strumenti di politica attiva raramente tengono in considerazione la specificità "femminile" nella progettazione, nell’applicazione e nelle modalità attuative. È quindi necessario favorire l’implementazione di tutti gli strumenti possibili a facilitare l’accesso e l’uso degli strumenti di politica attiva per il lavoro disponibili a favore della componente femminile. Si possono prevedere tre principali piste di lavoro: da un lato la realizzazione di percorsi specifici limitati od esclusivi per il pubblico femminile, ritagliati cioè ad arte per le esigenze di genere; dall’altro lato la messa a disposizione di strumenti che affianchino i percorsi tradizionali e facilitino la fruibilità, sia attraverso l’utilizzo di strumentazione informatica che svincoli l’utilizzo degli strumenti da limitanti di spazio e di tempo, sia attraverso l’eliminazione agli ostacoli rappresentati sovente dai lavori di cura; in ogni caso, è sempre più necessaria un’azione di comunicazione che consenta la piena pubblicizzazione degli strumenti esistenti al fine di consentire una reale informazione e una piena consapevolezza sulla strumentazione esistente e la conseguente fruibilità. Partecipando al progetto IDEM, Interactive DEMocracy, di cui la Provincia di Siena è capofila, quella di Arezzo ha come obiettivo quello di costruire un centro di ascolto telematico che permetta una comunicazione dialogica, scritta, tra le donne che frequentano i servizi al lavoro all’interno dei centri per l’Impiego del territorio della Provincia di Arezzo per raccogliere informazioni, suggerimenti, spunti e istanze su un numero di argomenti pre-definiti: occupazione femminile, politiche attive per il lavoro, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e comunicazione.