Torna venerdì prossimo, 7 novembre, “Artigiani del legno in festa”, l’oramai tradizionale appuntamento di fine anno organizzato dalla federazione Legno Arredo di Confartigianato Imprese Arezzo e giunto alla VII edizione. In base alla canonica rotazione dei comprensori nei quali alternare la manifestazione, quest’anno è la volta del Valdarno e la sede scelta è la suggestiva abbazia di Badia a Ruoti, nel Comune di Bucine e vicino ad Ambra, una struttura risalente al XII secolo che la Caritas ha trasformato in casa vacanze. Ciò sta a dimostrare ancora una volta il rapporto sempre più stretto instaurato fra la stessa Caritas diocesana aretina e la federazione che riunisce gli artigiani del legno; un rapporto fortemente voluto dal presidente provinciale dello specifico comparto in seno a Confartigianato, Domenico Gambacci e che si è concretizzato nel 2007 con un primo significativo traguardo: la creazione di una falegnameria in Tanzania, dove opera la missione di Padre Fabiano Cutini di Subbiano. Al proposito, una delegazione di imprenditori e autorità dell’Aretino si recherà in visita a inizio 2009 nel Paese africano per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento del nobile progetto e verificare anche l’eventuale necessità di integrazioni da apportare sul momento. La federazione Legno Arredo – con alla guida un Domenico Gambacci fresco di insediamento anche alla presidenza regionale – sta prendendo atto della fase di marcata contrazione economica che investe il periodo, ma non per questo gli artigiani si perdono d’animo; anzi, sono già al vaglio numerose iniziative di carattere sindacale e di promozione dei prodotti di alto artigianato, provenienti dalle aziende locali. La festa che si terrà a Badia a Ruoti è anche l’occasione per vivere assieme alle rispettive famiglie una piacevole serata conviviale; la scaletta è arricchita dalla parentesi dedicata ai cinque riconoscimenti del 2008 per le aziende della provincia, selezionate in base alle vallate di appartenenza, ma soprattutto all’attività che svolgono: i quattro premi “Qualità artigiana” e quello più ambito, il “Mastro artigiano” dell’anno. Purtroppo – come specificato più sopra – la crisi non accenna ad allentarsi e numerose sono le realtà costrette a fare i conti con problemi legati a scarsità di commesse di lavoro, ma soprattutto di ordine economico. Sono pertanto opportuni alcuni correttivi: un accesso al credito facilitato e una burocrazia meno farraginosa, anche se rimane elevato il rischio di chiusura per diverse aziende del territorio. Sul versante toscano – lo ricordiamo – il comparto Legno Arredo ha riportato il secondo risultato più negativo in assoluto a livello di variazione percentuale (oltre l’11% nel calo dei fatturati), preceduto soltanto dall’oreficeria.