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Il Consiglio Comunale di Arezzo su Atam

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Il Consiglio Comunale di Arezzo su Atam

AREZZO – Consiglio Comunale straordinario con un unico punto all’ordine del giorno, la mozione sulla cessione del ramo d’azienda ATAM a LFI, primo firmatario Raffaello Giorgetti, consigliere del gruppo di Forza Italia per il Popolo della Libertà.
La maggioranza ha presentato una questione di pregiudizialità sulla mozione “per l’insussistenza di un effettivo dispositivo nel corpo del testo della mozione stessa che chiamerebbe il Consiglio a deliberare su nulla”. Sulla questione, illustrata da Stefano Gasperini, sono intervenuti i consiglieri Francesco Francini, Guglielmo Borri, Raffaello Giorgetti, Paolo Enrico Ammirati, Marco Paolucci, Ulisse Domini. La pregiudiziale è stata approvata con i 20 voti della maggioranza e la mozione non è stata dunque discussa.

Riportiamo il testo della mozione:
PREMESSO
che, nonostante la opposizione della minoranza, il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta del 28.11.07 con delibera 228 la cessione del ramo di azienda ATAM Spa a LFI Spa sulla scorta di una perizia di stima espressamente contestata nel Consiglio stesso il quale, anche su indicazione di alcuni membri della maggioranza, ha dovuto modificare la sua delibera espressamente disponendo il mantenimento nella nuova Società dei livelli occupazionali e dei trattamenti economici previsti dai contratti collettivi vigenti presso l’Azienda cedente ai lavoratori provenienti da ATAM Spa;
che nonostante le più ampie assicurazioni fornite nel corso della seduta e, successivamente nel corso di vari reiterati incontri con le rappresentanze sindacali della Azienda cedente e della Azienda ceduta, sia l’Assessore al Bilancio che il Sindaco hanno garantito parità normative e di trattamento economico;
che viceversa tutto ciò non si è verificato tanto che i lavoratori dell’ATAM Spa si sono rivolti più volte alla magistratura, sia in sede penale con specifiche denunce, sia in sede di tutela giuslavoristica, sia in sede amministrativa per impugnare la delibera ed i suoi effetti;

RITENUTO
che tale cessione è avvenuta senza una adeguata gara come si conviene per Aziende pubbliche;
che il prezzo di cessione, secondo quanto indicato in via preventiva (€ 90.000,00=) e quanto invece riportato nel contratto definitivo stipulato il 27.12.07 è pari ad € 105.988,94= salvo le verifiche derivanti da specifici inventari;
che nell’atto definitivo, così come nella bozza di contratto precedente alla delibera consiliare si fa espressamente riferimento (art. 8 lett. e) all’impegno della cedente (ATAM Spa) “di riconoscere il mantenimento di retribuzioni superiori a quelli dei corrispondenti livelli dei propri dipendenti” prevedendo una compensazione degli eventuali maggiori oneri eventualmente sostenuti da LFI Spa oneri che “ATAM Spa si impegna a riconoscere a LFI Spa, previa documentata e comprovata spesa sostenuta da LFI Spa per un importo annuo massimo di € 500.000,00= per un periodo massimo di 5 anni successivi alla data di passaggio del personale ATAM alla LFI”;
che la valutazione effettuata nella perizia di stima ha lasciato e lascia tuttora molte gravi perplessità in ragione di specifiche contestazioni effettuate anche in sede di discussione consiliare secondo le indicazioni tecniche bene esplicitate che sono state più volte riferite alla Procura della Repubblica;
che risulterebbe come l’Azienda cedente (ATAM Spa) abbia chiesto specifico parere ad un legale di sua fiducia il quale abbia, per un verso, sconsigliato la cessione e, per altro, abbia ricordato il precetto normativo della salvaguardia dei diritti dei dipendenti ATAM;

IL CONSIGLIO COMUNALE
esprime la propria volontà di riesaminare la problematica relativa alla cessione del ramo d’azienda ATAM a LFI deliberata in data 28.11.2007 adottando tutti gli atti conseguenti.