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Inaugurata la nuova sede provinciale dell’UDC

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Inaugurata la nuova sede provinciale dell’UDC

Inaugurata questa mattina la nuova sede provinciale dell’UDC di Arezzo, sita in via Campo di Marte 20. A tagliare il nastro è stato l’onorevole Francesco D’Onofrio, capogruppo UDC al Senato della Repubblica, insieme a Lorenzo Zirri, candidato dell’Unione di Centro alla Camera dei Deputati. Nonostante la giornata lavorativa anche questa mattina era presente all’importante occasione un esiguo numero di amici.
Il segretario amministrativo dell’UDC provinciale e candidato alla Camera per l’Unione di Centro, Simone Palazzo, ha sottolineato l’importanza di questa nuova sede con queste parole: “E’ dai tempi della scomparsa della DC che l’elettorato di centro non aveva un posto dove ritrovarsi. E’ stato fatto un grande sforzo economico, però tutti quanti volevamo realizzare questa sede perché una terra che ha dato i natali ad alcuni dei più grandi politici della storia italiana, da Fanfani a Bucciarelli Ducci, non poteva non averla: serviva in provincia un luogo che richiamasse la grande tradizione politica della nostra terra. Sappiamo che la gente era ed è lontana dalla politica e dai luoghi della politica, ma sappiamo anche che questo non significa che ne è disinteressata: l’apertura di questa sede è propedeutica proprio a questo. E’ un punto per la gente e un punto per stare più vicini alla gente stessa. La vicinanza al centro ci consente un maggior contatto col popolo: questo è uno dei valori che da importanza alla sede”.

D’Onofrio: “Non siamo contro il centro destra, siamo per un altro centro destra”
All’inaugurazione della nuova sede provinciale dell’UDC, oltre al comitato provinciale dell’UDC, erano presenti l’onorevole Francesco D’Onofrio, capogruppo UDC al Senato della Repubblica, l’On. Francesco Bosi e Lorenzo Zirri, candidato per l’Unione di Centro alla Camera dei Deputati. L’inaugurazione è diventata poi un’occasione per avviare un’interessante dibattito tra gli ospiti e gli amici elettori, accorsi veramente in grande numero, su numerosi spunti, dalla presente campagna elettorale agli sviluppi futuri dell’Unione di Centro.
L’onorevole D’Onofrio si è così espresso: “Con l’Unione di Centro assistiamo a 3 fenomeni: il risveglio dell’orgoglio democristiano, la delusione per una politica volta solo alle elezioni, volta al potere, e non al bene del Paese, la presenza di una valida alternativa. Il risveglio dell’orgoglio democristiano è intorno al nostro simbolo, lo scudo crociato, che noi sentiamo come una forte appartenenza: il nostro simbolo è intriso di valori e storia e questo ci inorgoglisce. La destra e la sinistra dal 1994 al 2006 si sono presentati con coalizione con scopo elettorale, non come unione per governare. Anche oggi i 2 maggiori soggetti politici non ci dicono chi sono, non hanno né un progetto per il Paese né un’identità: sono cartelli per vincere le elezioni, non vere e proprie alleanze per governare. Il nostro progetto è basato invece su equilibrio e moderazione, si fonda sui valori di fondo cristiani, la vita e la famiglia, e per questo è alternativo alla sinistra: noi siamo l’alternativa dei valori, un’alternativa seria e storica che vale anche per governare. Il mio desiderio è che, se nessuno dei 2 schieramenti riuscirà ad avere la maggioranza, si crei un governo istituzionale; ma se invece vincerà uno tra PdL e PD, è certo che questo governerà senza di noi. Abbiamo rinunciato a poltrone certe e siamo andati verso il rischio: noi non potremmo mai allearci con chi parla di scendere in piazza con i fucili. Non possiamo allearmi con loro perché per loro vi sono 3 alternative possibili: o sono pazzi, o sono burloni e affrontano la politica come uno scherzo, o sono dotati di un progetto politico estremo che noi non condividiamo. Non lo condividiamo perché sono un pericolo per la unità dell’Italia: anche qui in Toscana voi avete sempre avuto una tradizione di autonomia, ma questa non è mai stata un pericolo per l’unità Italiana! La nostra prospettiva è una prospettiva nuova e per questo stiamo raccogliendo molte adesioni. Io percepisco attenzione e riscoperta: l’Unione di Centro offre una seria ipotesi di centro. Siamo gli unici che veramente stiamo facendo campagna elettorale, che si stanno avvicinando alla gente e che la gente sente vicino, per questo verso di noi c’è grande aggregazione: correre da soli, dire chi siamo, ha creato ostilità verso di noi perché abbiamo iniziato a dare fastidio, ma ha anche aumentato la passione verso il nostro progetto. L’aver puntato sulla nostra identità ci ha rilanciati: il nostro messaggio è ben accolto, non c’è ostilità: la gente ha capito la nostra scelta coraggiosa e c’è gran rispetto verso di noi. La nostra cultura di centro è una cultura di partito, non di persone e personalismi: abbiamo molte persone al nostro interno, ma nessun leader. C’è una pluralità che distingue il nostro partito da un’azienda: Berlusconi ci ha illuso che avrebbe fatto anche lui così, ma ha deluso tutti. La nostra idea di governo è un’idea per un governo equilibrato, di un governo del popolo che non è quello populista di Berlusconi. Noi rappresentiamo la vera novità: non siamo contro il centro destra, ma siamo per un altro centro destra. Soprattutto in Toscana, Emilia Romagna e Umbria, regioni storicamente rosse, dobbiamo fare capire la nostra identità e porci come l’alternativa che ha il proprio perno sul centro. E’ un’alternativa che può indebolire i governi rossi riscoprendo un governo equilibrato di centro: non vogliamo in queste regioni spaccare il campo degli avversari, del centro-destra, ma far riscoprire il centro come un’alternativa politica diversa.”
L’incontro è continuato con le parole dell’On. Francesco Bosi: “Noi abbiamo interesse a parlare di cosa succederà dopo il 14 Aprile: da lì inizia un percorso. La riapertura all’orgoglio democristiano è la strada per riaggregare l’intero mondo cattolico, che ora è in parte ospitato in vari contenitori, come il PD, in cui i valori cristiani sono o accantonati o contraddetti. Sono formazioni politiche in cui i valori etici e cristiani sono esclusi! Con successo il nostro partito ci porta verso un progetto cristiano e verso i reali valori che danno sostanza alla politica che riuniranno l’intero centro cattolico e moderato. La nostra prospettiva politica, di centro, è qualcosa che manca all’Italia. Il duopolio Veltroni-Berlusconi ha creato un sistema grossolano senza alcuna prospettiva utile: il giusto approccio alla politica è il nostro, è un approccio ispirato cristianamente e impegnato laicamente.”

Articlolo scritto da: Unione di Centro