Home Attualità Economia Installazione impianti: un convegno per capire cosa cambia

Installazione impianti: un convegno per capire cosa cambia

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AREZZO – Seminario della Cna sull’applicazione del nuovo Decreto 37 di quest’anno che riordina le disposizioni in materia d’installazione degli impianti, all’interno degli edifici. Sarà una giornata dedicata interamente al settore idraulico e termoidraulico. L’appuntamento è per il 26 maggio alle ore 17.30 presso la sede del Falea in via Calamandrei ad Arezzo.
Interverranno Ubaldo Manganelli, Presidente Unione Installatori e Manutentori Cna Arezzo e Maurizio Barsottini Presidente Regionale Cna Installatori e Manutentori.
L’incontro arriva dopo alcuni chiarimenti ministeriali sul decreto che accoglie in parte le osservazioni formulate da Cna. “Il Ministero – ricorda Maurizio Baldi, responsabile di settore di Cna Arezzo – chiarisce che la norma impone di riconoscere a tutte le imprese regolarmente iscritte (che abbiano già svolto l'attività nelle categorie di edifici e per le tipologie di impianti sinora escluse dalla legge 46/90), il diritto di conseguire il riconoscimento dell'abilitazione all'esercizio delle attività per le lettere e le singole voci secondo l'iscrizione al registro imprese o all'albo delle imprese artigiane”.
Inoltre, nella nota ministeriale viene specificato che devono essere tutelate le posizioni pendenti di tutti quei soggetti che, alla data di entrata in vigore del decreto e cioè il 27 marzo 2008, abbiano già maturato i requisiti tecnico-professionali secondo i termini e i criteri previsti dalla precedente disciplina, riconoscendo ai medesimi la relativa qualificazione necessaria all'esercizio di una impresa di installazione.
“E inoltre importante – conclude Baldi – che il Ministero, in relazione alla dichiarazione di conformità, abbia chiarito e confermato che la responsabilità dell'installatore è relativa esclusivamente agli interventi effettuati e che, in riferimento alla definizione di impianto di distribuzione e utilizzazione del gas, si ribadisca che l'impresa installatrice è responsabile solo delle parti dell'impianto effettivamente installate”.
Un chiarimento di grande rilevanza, anche alla luce dei dubbi di molti degli addetti ai lavori, viene infine fornito dal Ministero in ordine alla dichiarazione di rispondenza, a cui viene assegnata una funzione assimilabile a quella della dichiarazione di conformità. “La dichiarazione di rispondenza, in buona sostanza, dovrà attestare che «l'impianto è conforme alle norme di sicurezza vigenti al momento della loro realizzazione ovvero del loro ultimo adeguamento previsto obbligatoriamente in base a norme sopravvenute”.