KABUL – Hamid Karzai condanna duramente la strage di bambini avvenuta durante un raid aereo della coalizione, in cui sono rimasti uccisi 76 civili afghani in maggioranza bambini. "Tutti gli sforzi compiuti dal governo afghano per evitare vittime civili non hanno portato alcun risultato positivo ed i nostri concittadini innocenti vengono ancora uccisi nelle operazioni antiterrorismo" ha detto il presidente afghano, che in passato ha preso posizioni dure contro le tante stragi di civili durante i raid delle forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti.
Da parte loro gli americani, che in un primo momento avevano affermato che il bombardamento nella provincia di Herat aveva fatto vittime solo tra i miliziani, hanno fatto una parziale marcia indietro annunciando l'apertura di un'inchiesta. "Le accuse di vittime civili sono prese con estrema serietà – si legge in un comunicato in cui si fa riferimento alle accuse mosse ieri dal ministero degli Interni di Kabul – ed è stata avviata un'inchiesta".
Karzai, intanto, ha rafforzato le accuse, imputando agli americani di aver organizzato il raid senza coordinarsi con le forze afghane. Ed ha affermato che il suo governo "prenderà tutte le misure necessarie" a fermare queste stragi di civili, annunciando che presenterà a breve un dettagliato piano.
Secondo il ministero degli Interni di Kabul nel bombardamento di ieri sono rimasti uccisi 76 civili, tra i quali 19 donne, 7 uomini e tutti gli altri bambini.