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‘L’ingiustizia assoluta’: mostra a Civitella in Val di Chiana

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‘L’ingiustizia assoluta’: mostra a Civitella in Val di Chiana

AREZZO – Nel centro storico di Civitella, una mostra documentaria per ricordare, insieme alla ricorrenza dell’eccidio nazista, il progetto di vita di Giovanni Cau e Helga Elmqvist, che trovò un tragico epilogo proprio nella strage di Civitella in Val di Chiana del 29 giugno 1944. La mostra, ospitata nei locali della Pinacoteca, si apre il prossimo 29 giugno e si protrae fino al 31 luglio. L’iniziativa è promossa dalla Provincia assieme al Comune di Civitella e nella sua giornata inaugurale di domenica 29 giugno prossimo, vedrà la presenza del Procuratore militare di La Spezia Marco De Paolis, che ha rappresentato l'accusa nei tre processi per le stragi avvenute in provincia di Arezzo: Civitella, San Polo e Falzano di Cortona. Con lui, l’assessore provinciale alla Cultura Emanuela Caroti, e i sindaci di Civitella, Massimiliano Dindalini, e di Bucine, Sauro Testi. La mostra ed il volume che la correda ricostruiscono il progetto di vita di questi due intellettuali, distrutto dalla strage: lui insegnante di scienze naturali presso gli Scolopi di Firenze ed autore di testi scolastici; lei traduttrice di favole nordiche e raffinata illustratrice. Helga e Giovanni si erano trasferiti da Firenze per sfuggire ai pericoli della guerra e si trovarono invece in uno dei punti focali della strategia stragista tedesca. Pur se sospettata dai partigiani di essere una spia tedesca in quanto da loro utilizzata come interprete, Helga, accusata dai tedeschi di essere una spia partigiana, venne fatta fucilare dal capitano Heinz Barz, colui che, secondo quanto recentemente accertato dal Tribunale militare della Spezia, pianificò e diresse l’attacco tedesco alle popolazioni di Civitella, Cornia, Gebbia e San Pancrazio. I loro corpi, fatti occultare perché Helga era cittadina svedese e in quanto tale "protetta" dagli accordi fra Germania e Svezia, vennero ritrovati casualmente nei pressi della fornace Focardi di Monte San Savino nel 1950. La mostra, oltre alla ricostruzione della loro vicenda familiare, comprende l’esposizione di numerosi originali delle loro opere e la riproduzione, in formato cm 70X53, di una loro favola, un intero libro, sfogliabile dai visitatori. A esposizione conclusa la biblioteca di Civitella in Val di Chiana costituirà un apposito fondo librario Cau-Elmqvist.