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La CGIL verso lo sciopero generale

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La Cgil prepara lo sciopero generale del 12 dicembre. Mercoledì prossimo, 3 dicembre, i delegati del sindacato si ritroveranno nel salone della Camera del lavoro in via Monte Cervino. Oltre 200, tra delegati e dirigenti, per discutere i contenuti dello sciopero e l’organizzazione della manifestazione che si terrà il 12 dicembre per le strade della città. Partenza del corteo dal piazzale del Rossellino alle ore 10,30 e, dopo aver attraversato le vie del centro, conclusione della manifestazione in piazza della Libertà dove interverrà un dirigente regionale della Cgil.

“Contro la crisi: più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti”. Con questo slogan la Cgil proclama lo sciopero generale che, insieme alle altre iniziative di mobilitazione e di lotta vuol sollecitare azioni di politica economica e sociale necessarie per governare la crisi che il paese sta vivendo ed evitare che le conseguenze vengano scaricate sulle famiglie dei lavoratori e dei pensionati e sui precari.
“Di fronte ai problemi del Paese – commenta il segretario confederale della Cgil aretina Giogo Cartocci – il Governo ha il dovere di aprire un confronto serio e trasparente con le grandi forze di rappresentanza sociale. La scelta di non aprire questi tavoli e di sostituirli con incontri più o meno riservati rappresenta un fatto di eccezionale gravità finalizzato a dividere le Organizzazioni sindacali. Sarebbe necessario invece avere regole trasparenti di democrazia e rappresentatività sindacale”.
La Cgil vede nel confronto con il Governo una via per dare garanzie anche all’economia locale. “Le ragioni della crisi del nostro sistema non sono certamente riconducibili soltanto all’ambito provinciale – continua Cartocci. Basta pensare ai temi dell’oro e della moda, senza dimenticare la questione delle infrastrutture. Per questo la Cgil pone al centro della sua azione le questioni centrali per i lavoratori ed i pensionati e cioè occupazione, lavoro, redditi, stato sociale, diritti e tutele. Con lo sciopero del 12 dicembre chiediamo che il Governo superi i limiti e gli errori contenuti nella finanziaria, sostenga in modo strutturale e non con interventi una tantum i redditi da lavoro e da pensione, estenda le reti di protezione per i tanti che stanno perdendo il lavoro, a partire dai precari. Ritiene necessario inoltre rivedere i tagli nei settori pubblici, nella scuola e nell’università, e favorire un piano straordinario di investimenti di risorse aggiuntive pubbliche su infrastrutture immediatamente cantierabili”.