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‘La giustizia divisa’ un libro di Salvatore Mannino

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La Giustizia divisa, il libro scritto da Salvatore Mannino, redattore dell’edizione aretina de La Nazione, sarà presentato sabato 29 novembre alle ore 17.00 presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo. Insieme all’autore saranno presenti l’Assessore alla Cultura, Emanuela Caroti; il Magistrato Marco De Paolis e il Professor Leonardo Paggi, storico e figlio di una delle vittime della strage di Civitella. Da molti anni la Provincia di Arezzo sviluppa una propria azione attorno agli avvenimenti del secondo conflitto mondiale e alla memoria delle stragi che, negli ultimi mesi della guerra, colpirono tragicamente la nostra popolazione. Sono stati organizzati convegni, pubblicati studi e ricerche, realizzate mostre documentarie. E’ stato dato supporto logistico al pool della Procura Militare di La Spezia che ha svolto le indagini per i processi delle stragi di Civitella in Val di Chiana, San Polo e Falzano. "La costituzione di parte civile della Provincia nei procedimenti contro ex militari tedeschi implicati nelle stragi compiute nel territorio provinciale – come ha ricordato il Presidente Vincenzo Ceccarelli – non era improntata né al desiderio di vendetta, né alla richiesta di giudizi sommari, ma alla volontà di far luce, anche sotto il profilo giudiziario, su quegli episodi". Nel libro, Salvatore Mannino, ripercorre per intero le vicende giudiziarie di Civitella e San Polo, "offre una sorta di antropologia della cronaca – afferma l’Assessore Emanuela Caroti – dalla quale possiamo ricavare l’evoluzione processuale delle due vicende e la minuziosa ricostruzione operata dalla Procura Militare di La Spezia ad oltre sessant’anni dagli avvenimenti". E’ un diario di dieci anni che racconta come la questione delle grandi stragi del ’44 sia tornata centrale anche nella cronaca attuale e nella coscienza dell’opinione pubblica. "Gli articoli che ripropongo nel libro – dice Mannino – sono preceduti da un’introduzione di carattere storico, quali testimonianza di un work in progress, di come un giornalista racconti una storia che lo interessa e lo appassiona". E, aggiunge De Paolis, Magistrato della Procura Militare di Verona, "probabilmente queste cronache giudiziarie, riunite insieme da un unico filo conduttore e prive della retorica che spesso accompagnano la narrazione di vicende così tristemente particolari, riescono a darci una lettura efficace della storia e a farci sentirci più vicini ai nostri genitori e ai nostri nonni".