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La sicurezza si basa sull’informazione

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AREZZO – “Sicuri ed informati”: con questa logica Cna sta affrontando il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro con una serie di assemblee in tutte le zone della provincia. Martedì 8 luglio, alle ore 21, sarà la volta del comune capoluogo con un incontro tra gli associati che si terrà alle ore 21 nella sede dell’Area Aretina al numero 56 di via Calamandrei.
Verrà analizzato il Testo Unico sulla Sicurezza e discusse le linee operative della Cna in merito a questo problema.
“I dati 2007 forniti dall’Inail su infortuni sul lavoro e malattie professionali– commenta Andrea Sereni, Presidente dell’area aretina di Cna – hanno le caratteristiche di veri e propri bollettini di guerra. In Italia siamo in prima posizione per numero di infortuni rapportato al numero di occupati”.
“In un’emergenza come l’attuale – continua Sereni – è importante che ci sia un forte coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti per superare i conflitti tra le parti ed è importante sottolineare che passi avanti nelle imprese se ne stanno facendo”.
L’Assemblea di Cna focalizzerà l’attenzione sulla nuova legge per la sicurezza che ha consentito una riorganizzazione complessiva del panorama legislativo che era vecchio di ormai 50 anni. Il nuovo testo tutela praticamente tutti i lavoratori di tutti i settori lavorativi e fa leva su una più puntuale definizione dei ruoli dei tanti soggetti coinvolti.
“Le maggior perplessità – afferma Sereni – riguardano le sanzioni che sono oltremodo pesanti ed inaccettabili, non corrispondendo, comunque, ai criteri di coerenza, rischiosità e proporzionalità. Così si rende difficile l’attività delle imprese serie, ma si rischia di non salvare una vita in più, che noi imprenditori consideriamo il primo valore da tutelare”.
Cna si augura che l’applicazione pratica per le imprese non si risolva nell’ennesima “burocratizzazione” della sicurezza fatta essenzialmente di carta e non di sostanziali interventi volti alla tutela della sicurezza dei lavoratori. Le previsioni di migliori e maggiori controlli aiuterebbe a raggiungere con più efficacia l’obiettivo di prevenzione che ci si pone in questa materia.
Secondo Cna è giusto un sistema serio di pene e sanzioni per chi commette violazioni gravi in una materia così delicata. Ma occorrono regole chiare, e soprattutto bisogna fare cose precise, in positivo: più formazione, più prevenzione, più cultura della sicurezza.
Le imprese sane vanno supportate, accompagnate verso livelli di sicurezza sempre più elevati, non devono essere minacciate. E si deve contrastare davvero l’economia nera e sommersa, illegale, quella dove si concentrano i rischi.