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Le catene di Sant’Antonio

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Le catene di Sant’Antonio

Tra i metodi comunemente sfruttati dalle catene di Sant’Antonio vi sono storie che manipolano le emozioni…etc. E’ un fenomeno propagatosi anche su internet attraverso le e-mail. E tanto per fare un po’ di storia…. le catene di Sant'Antonio traggono la propria origine come fenomeno che consisteva nell'inviare per posta lettere ad amici e conoscenti allo scopo di ottenere un aiuto ultraterreno in cambio di preghiere e devozione ai santi. Negli anni cinquanta del XX secolo erano diffuse lettere che iniziavano con "Recita tre Ave Maria a Sant'Antonio" e proseguivano descrivendo le fortune capitate a chi l'aveva ricopiata e distribuita a parenti e amici e le disgrazie che avevano colpito chi invece ne aveva interrotto la diffusione. (Wikipedia).
Oggi, a seguire questa tecnica ci pensano soggetti, che spinti da motivazioni alquanto ignote, fanno propagare attraverso la rete appelli falsi con richieste strappalacrime. L’ultima in ordine di tempo è quella del bambino di 17 mesi che necessita sangue del Gruppo B + a causa di una patologia che si chiama Leucemia Fulminante.
Malattia seria, anzi serissima, al contrario dell’appello diramato, che facendo leva sulla sensibilità delle persone induce a comportamenti scorretti. Non si procede così, la donazione di sangue è un fatto serio che necessità di controlli medici, di periodicità, di programmazione, ecc., non di catene di Sant’Antonio.
In Toscana i Centri Trasfusionali fanno riferimento al Centro Regionale Sangue. Quest’ultimo, provvede ad affrontare le situazioni di carenza attraverso meccanismi di compensazione regionale ed extraregionale. Comunicando attraverso i canali preposti a tale scopo, viene garantito il fabbisogno di emazie negli ospedali. E a proposito dell’ultimo fatto citato, il CRS ha provveduto a diramare quest’avviso: “E’ stata nuovamente attivata la notizia (falsa) di necessità di emazie B+ per un bambino ricoverato presso l’AOU Meyer. Si invita a non dare assolutamente corso a tale richiesta. Si evidenzia peraltro l’eccedenza in regione di emazie B pos”.
Lasciamo stare Sant’Antonio e cerchiamo di essere seri, è una questione anche di rispetto!