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Le misure per l’economia reale

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La crisi che nelle ultime settimane ha sconvolto i mercati finanziari sta rendendo più problematico ed oneroso l’accesso al credito delle imprese aretine. Da una parte, infatti, le banche, sempre più preoccupate per una possibile recessione, stanno accentuando la selezione dei loro impieghi sulla base del merito creditizio delle imprese, dall’altra numerosi istituti di credito soffrono di una crisi di liquidità causata dalle persistenti tensioni sul mercato interbancario.
“Lo scenario è tale da prefigurare una pesante stretta creditizia – commentano i Presidenti di CNA e Confartigianato Patrussi e Donati – Le nostre associazioni condividono con gli imprenditori tutte le preoccupazioni suscitate dal quadro economico internazionale e in questa fase la priorità assoluta diventa non far mancare il credito alle imprese. E il nostro strumento di intervento – continuano i Presidenti – è Artigiancredito Toscano, il Consorzio di garanzia per l'accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese, promosso unitariamente dalle Associazioni della piccola e media impresa CNA e Confartigianato della Toscana”.
“Le imprese aretine – dichiara il Presidente di Artigiancredito Toscano, Roberto Nunziatini – possono contrastare molte delle attuali difficoltà di acceso al credito ricorrendo alle garanzie di confidi evoluti come ACT che consentono alle banche il risparmio di capitale e il contenimento dei costi delle sofferenze, destinate a crescere in tempi di recessione. Le dimensioni del nostro intervento nella provincia di Arezzo sono significative ed ammontano a ben 63 milioni di finanziamenti garantiti da ACT nei prime nove mesi dell’anno in corso, oltre la metà dei quali (32,1 milioni di euro) distribuiti nell’Area Aretina; seguono il Valdarno (11,2), la Valdichiana (9,1), il Casentino (7,2) e la Valtiberina (3,1)”.
Negli ultimi anni i confidi del mondo dell’artigianato sono stati potenziati, in primo luogo, con la loro fusione nell’unico confidi Artigiancredito Toscano, quindi con una più diffusa presenza sul territorio ed infine con la presentazione della richiesta di iscrizione nell’Elenco Speciale degli Intermediari Finanziari Vigilati dalla Banca d’Italia, circostanza che, a buon fine, permetterà ad ACT di qualificare le garanzie prestate alle Banche, ai fini della integrazione del rischio, con una ricaduta quanto mai vantaggiosa per l’accesso e le condizioni del credito per le imprese.
“Le nostre Associazioni – prosegue il Presidente Donati – ospitano, presso le loro sedi ed uffici, gli sportelli di ACT per essere più vicine agli imprenditori; riteniamo, inoltre, fondamentale il rapporto che ACT ha con tutte le banche territoriali per mantenere la conoscenza diretta e condivisa dei settori e delle aree produttive che permette una migliore selezione del rischio ed una maggiore credibilità creditizia delle richieste presentate da ACT.”
“In un momento difficile – conclude il Presidente Patrussi – per la competizione globale acuita dalla crisi finanziaria e da segnali di riflessi negativi anche sul mondo produttivo, è doveroso sostenere le nostre imprese con tutti i mezzi possibili che le Associazioni possono fornire e riconfermare l’importanza del rapporto con le banche per non ridurre i finanziamenti e permettere quegli investimenti necessari alla competizione sui mercati e al mantenimento dell’attività corrente. Un passo avanti significativo nel rapporto con le banche è stato il recente accordo stipulato con Banca Etruria per il settore orafo argentiero per l’acquisto delle materie prime”.