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Lettera aperta di Giuseppe Fanfani al Corriere della Sera

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On. Avv. Giuseppe Fanfani
Via Guido Monaco, 48
52100 – Arezzo

Egregio Direttore,
Egregio Sergio Rizzo

Ho letto con disappunto l'articolo pubblicato oggi a pagg. 2 e 3 del Corriere della Sera, con il titolo 'Consulenti Pubblici, ecco l'elenco di tutti i compensi’.
Il vedermi incluso nell'elenco dei consulenti pubblici affiancato a situazioni evidentemente illustrate come disdicevoli, è assolutamente falso e diffamatorio.
Sono avvocato, libero professionista. Lavoro in Arezzo da 37 anni e vivo del mio lavoro. Non ho mai avuto consulenze da Enti pubblici o enti politici. Del che sono orgoglioso.
Quelle citate oggi dal Corriere della Sera non sono consulenze professionali che, ripeto, non ho mai avuto da alcuno. Si tratta di onorari relativi a cause legali che lo Studio ha patrocinato per conto dell’Ente Irriguo. Quindi parcelle relative alla attività di avvocato e non altro.
Le cause a cui si riferiscono le parcelle, sono per altro iniziate dal 1992 al 2000, quando non solo non ero Sindaco di Arezzo ma nemmeno parlamentare.
Vorrei inoltre precisare che le cifre indicate nel sito del Ministero della FP sono sbagliate.
L'importo reale per il 2006 è 58.421. ed è relativo a compensi percepiti dall’associazione professionale tra avvocati della quale detenevo all'epoca una quota minoritaria, e della quale non faccio più parte dalla fine del 1996.
Per altro l'intento diffamatorio dell'articolo è evidente poiché in esso si legge che avrei avuto nel 2006…'71.521 Euro di consulenze'.
Nel sito del Ministero, era invece indicata solo la cifra di 22.561 euro di consulenze (anche essa erronea riferendosi invece ad una causa recante il R.G.2087/2000) mentre 48.960 erano indicati come compensi per cause al TAR toscana. L'articolista ha invece ricompreso il tutto sotto la causale di “consulenze”, con evidente intento diffamatorio, essendo ciò funzionale al tono dell'articolo.
Ciò non è serio.
Le comunico che procederò domani stesso a sporgere querela per diffamazione ed a chiedere in sede risarcitoria il gravissimo danno alla immagine che mi è derivato.
Infine, trattandosi di un giornale serio che leggo da tantissimi anni, richiedo urgentemente la pubblicazione della rettifica e mi attenderei un formale comunicato di scuse.

Distinti saluti.
On. Av. Giuseppe Fanfani