Home Nazionale M.O., Berlusconi: ‘Credo davvero in conclusione positiva’

M.O., Berlusconi: ‘Credo davvero in conclusione positiva’

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PARIGI – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è mostrato ottimista dopo l'incontro bilaterale con il premier israeliano Ehud Olmert sull'esito dei negoziati per la pace in Medio Oriente. L'incontro con Olmert, ha affermato Berlusconi rispondendo ai cronisti davanti al suo albergo a Parigi, "è andato bene ed è durato circa un'ora. Non siamo scesi nei particolari per quanto riguarda i capitoli della negoziazione, che sono molto concreti e devo dire che sono anche io ancor più ottimista di quanto non fossi in passato".
Per Berlusconi, infatti, "c'è davvero da sperare che questa volta possa esserci per davvero una conclusione positiva". Il premier ha tuttavia sottolineato che per arrivare a un'affermazione duratura della pace ci "debba essere da entrambe le parti elasticità. Io – ha proseguito – ho visto che c'è elasticità da parte israeliana, cercheremo di mettere in campo anche la nostra capacità di convincimento per quanto riguarda la parte dell'autorità palestinese".
Certo, non lo nasconde il presidente del Consiglio, la situazione generale in Medio Oriente è "molto complicata" ma può essere risolta con la diplomazia e l'amicizia. Con Olmert, ha spiegato, "abbiamo naturalmente anche parlato dei rapporti con la Siria, del nostro ruolo in Libano e dell'Iran". Si tratta di un "quadro molto complicato che tuttavia bisogna tenere sempre sotto controllo con le armi della diplomazia, dell'amicizia, dei consigli disinteressati". "Credo che questa sia la strada, credo che tutti noi che siamo protagonisti in Europa dobbiamo impegnarci in questa direzione", ha aggiunto Berlusconi.
"Quello che stiamo svolgendo, amici degli uni e degli altri, è di avvicinare sempre di più le due parti, farle riflettere e garantire soprattutto per la parte palestinese il nostro supporto in termini di concretezza", ha sottolineato. "Io credo che tutta la scena internazionale – ha proseguito il Cavaliere – ha la preoccupazione, che è di tutti i leader dei principali paesi di far sì che questa trattativa questa volta riesca". Per il premier "questo sarebbe un grandissimo vantaggio non solo per Israele e lo Stato palestinese ma per tutta l'area ". In questo contesto, ha aggiunto, "credo che tutti dobbiamo fare il possibile, magari anche avanzando promesse economiche per lo Stato della Palestina e per il suo sviluppo futuro in modo da cogliere questo risultato".
A Parigi Berlusconi ha anche insistito sull'importanza del ruolo degli Usa nel processo di pace in Medio Oriente, che ha definito "molto importante".
Intanto Israele si sta preparando allo scambio di prigionieri con Hezbollah che, secondo il quotidiano libanese as Safir, dovrebbe avvenire mercoledì mattina. Quattro detenuti libanesi compresi nello scambio verranno trasferiti oggi dal carcere di Ashmoret a quello di Hadarim dove si trova Samir Kuntar, il druso condannato a quattro ergastoli nel 1979 che verrà anche lui consegnato agli sciiti libanesi in cambio dei due soldati israeliani Eldad Regev ed Ehud Goldwasser.
Domani, dopo che il governo avrà formalmente approvato lo scambio, il presidente israeliano Shimon Peres grazierà il druso. Kuntar fu condannato nel 1979 per essersi infiltrato in Israele e aver ucciso tre persone: un civile, Danny Haran, e la figlioletta Einat di quattro anni, oltre ad un poliziotto. La piccola Yael Haran, due anni, morì soffocata, mentre la madre Smadar cercava di non far sentire il suo pianto mentre entrambe si nascondevano da Kuntar.