SIENA – La ricerca archeologica si avvale sempre più spesso di nuove tecnologie per individuare e salvaguardare i beni culturali con metodi non invasivi. Con l’obiettivo di fornire ai ricercatori le competenze per utilizzare moderni strumenti di indagine, come il telerilevamento e la fotogrammetria, il centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno e il dipartimento di Archeologia e Storia delle arti promuovono una nuova edizione del master di II livello dell’Università di Siena in “Geotecnologie per l’archeologia”.

Il master si rivolge a laureati in discipline umanistiche e scientifiche e a personale della pubblica amministrazione che lavora nel settore dei beni culturali.

Il corso approfondirà tre fasi della ricerca archeologica: la prospezione, che precede la campagna di scavo e prevede lo svolgimento di indagini sul campo con tecnologie non invasive (come ad esempio il telerilevamento); lo scavo e l’interpretazione dei dati archeologici; l’organizzazione, la gestione e la diffusione dei risultati della ricerca, tramite i sistemi informativi territoriali (Gis).

Il master ha un costo di 3500 euro e una durata di 12 mesi. E’ previsto un periodo di stage in aziende o cooperative che si occupano di archeologia e in enti pubblici che operano nel settore dei beni culturali, come le soprintendenze archeologiche e i musei statali. Numerose ore, inoltre, saranno dedicate all’attività pratica presso i laboratori del centro.

La domanda di iscrizione deve essere inviata, entro il 3 dicembre, all’Università di Siena,.via Banchi di Sotto 55 (53100 Siena). Ulteriori informazioni sul sito www.geotecnologie.unisi.it.