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Matarrese contro i violenti: ‘Se serve celle negli stadi’

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Matarrese contro i violenti: ‘Se serve celle negli stadi’

ROMA – ''Lavoriamo tutti uniti contro la violenza, se necessario arrivando ad installare celle negli stadi in modo da metterci chi delinque, in caso di necessità". Il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese interviene così sui disordini provocati dai tifosi napoletani in occasione della prima giornata di campionato che hanno suscitato in lui "profonda amarezza".

"E' stato un tradimento, un oltraggio al nostro campionato, sono ancora profondamente toccato", dice Matarrese. Quanto alle contromisure da adottare in futuro, "siamo in Italia e quindi non si tratta di copiare il modello inglese'', afferma risoluto.

Rivolgendosi poi al ministro dell'Interno Maroni che ieri aveva prefigurato la possibilità di nuove norme per raccordare le iniziative del Viminale e degli organi della giustizia sportiva in materia di sicurezza, Mataresse gli chiede di rispettare l'autonomia delle giustizia sportiva senza ''creare invasioni di campo".

"Ho letto alcune dichiarazioni, credo che sia il caso di lasciar lavorare il giudice sportivo. Ognuno ha la sua responsabilità, ognuno faccia ciò che sa fare". E immediata arriva la risposta del titolare del Viminale che assicura "pieno e totale rispetto dell'autonomia del giudice sportivo. Ho solo auspicato che ci sia un'intesa ancora maggiore tra il Viminale, che ha la responsabilità della gestione dell'ordine pubblico e la giustizia sul piano sportivo con le decisioni conseguenti al comportamento dei tifosi. La chiusura delle curve del San Paolo – cita ad esempio Maroni – comporta conseguenze in termini di ordine pubblico che poi noi dobbiamo gestire".