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Milano rende omaggio al genio di Crepax

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MILANO – Milano rende omaggio al genio del fumetto italiano: Guido Crepax. A cinque anni dalla scomparsa del creatore di Valentina si inaugura la mostra "Guido Crepax. Valentina, la forma del tempo", dedicata alla celebre eroina creata dal fumettista nel 1965 (nella foto). Allestita alla Triennale Bovisa, l'esposizione che si aprirà il 21 settembre fino al 1 febbraio prossimo, ripercorre la storia della società italiana degli ultimi 40 anni, incarnata da Valentina, attraverso i grandi cambiamenti degli anni sessanta, settanta e ottanta. Ma protagoniste della mostra non saranno solo le tavole originali del grande artista.

Lungo il percorso si potrà ammirare anche lo studio (ricostruito con gli arredi originali) dove Valentina e le altre ''creature'' di Crepax sono nate. Ma tra gli aspetti innovativi della mostra c'è sicuramente la multimedialità (con elaborazioni video, punti interattivi e ambienti sonori che riproducono e amplificano l'attualità delle invenzioni linguistiche di Crepax e il suo ininterrotto dialogo col cinema).

La mostra, a cinque anni dalla scomparsa dell'artista, si pone per la prima volta l'obiettivo di analizzare Crepax dall'interno. Strutturata come una ''casa'', l'esposizione è divisa in nove stanze, dove le opere si alternano con oggetti ''fisici'' e dove ogni stanza rappresenta un diverso modo di intendere e vivere il tempo. La forma del tempo ovvero il tempo nelle sue diverse forme, perché esso non è mai univoca unità di misura.

Visitando le stanze una dopo l'altra si possono scoprire i dettagli di una vita dedicata al disegno e all'arte, in grado di stimolare diverse reazioni, molteplici punti di vista e riflessioni. Un linguaggio artistico che si sviluppa tra sogno e realtà, tra luoghi della fantasia e paesaggi autentici.

Un vero e proprio percorso nel tempo e nella storia, ma anche attraverso l'interiorità del grande artista. Un percorso che rinnova il rapporto che Crepax aveva con Milano, dove e la sua protagonista, Valentina, vive e lavora e da cui partono la maggior pare delle sue ''storie'' e che sarà aperto, grazie alla collaborazione tra Triennale Bovisa e Havana Club, fino alle 23, nella filosofia dell'Havana Hora, ovvero un nuovo modo di vivere e ''partecipare'' all'arte, non più impaludata e destinata a pochi, ma aperta ad altri mondi, come quello del divertimento, della notte e dei giovani.