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Nessuna manovra sulla chirurgia d’urgenza

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Nessuna manovra sulla chirurgia d’urgenza

"Ancora una volta ci vediamo costretti, nostro malgrado, a cercare di rimediare alla sistematica attività di disinformazione che alcune forze politiche e comitati locali, perpetuano costantemente nei confronti dei servizi sanitari, creando allarmismo e disorientamento nei cittadini."

Inizia così la nota della direzione aziendale della Asl, in risposta alla raffica di articoli usciti sulle cronache locali di questi giorni, sull'ipotesi di cessazione dell'attività chirurgica d'urgenza nei tre ospedali zonali della Valdichiana, Valtiberina e Casentino.

"Sgombriamo subito il campo da qualsiasi disguido – afferma il direttore generale Monica Calamai: al momento attuale non è in programma nessuno smantellamento dell'attività chirurgica d'urgenza effettuata nei tre presidi zonali, tanto meno in quello della Valdichiana, dove, paradossalmente, è in corso un suo potenziamento. Secondo quanto previsto dagli atti di programmazione relativamente all’organizzazione degli ospedali per intensità di cure – prosegue il direttore – in queste ultime settimane abbiamo avviato un percorso di riorganizzazione dell’attività di chirurgia generale aziendale. Un percorso che prevede l’organizzazione della chirurgia generale secondo linee di attività distinte per complessità e durata del ricovero."

"Il primo passo di questo iter è la creazione di un percorso unico fra tutti gli ospedali dell’Azienda per l’effettuazione di interventi chirurgici in regime di Day Surgery e One Day Surgery: ovvero, la creazione di una unica lista di attesa destinata ad accogliere tutti i pazienti che necessitano di questa tipologia di interventi e la programmazione dello scorrimento delle vecchie liste di attesa fino al loro esaurimento. Lista unica – precisa la Calamai – significa innanzitutto maggiore trasparenza, maggiori garanzie di imparzialità e tempi di attesa sicuramente più brevi."

"Il secondo passo, guarda caso, prevede che questa tipologia di interventi venga fatta, in via privilegiata, nei tre ospedali zonali ed il primo a scendere in campo sarà proprio quello della Valdichiana che, per motivi logistici, disponibilità di sale operatorie e professionalità si presta benissimo ad una piena integrazione funzionale con l’Ospedale di Arezzo.
Questa prima fase avrà inizio il prossimo 18 Agosto, data in cui sono programmati presso l’Ospedale della Valdichiana i primi interventi chirurgici su pazienti già in lista di attesa. Poi, dal mese di settembre, anche gli ospedali del Casentino e della Valtiberina saranno inseriti a pieno titolo all'interno di questa organizzazione".
Secondo la Ausl, quindi, da settembre tutti gli ospedali della provincia continueranno a svolgere l'attività d'urgenza e, contemporaneamente, negli ospedali di zona si assisterà ad un potenziamento nel settore degli interventi chirurgici che richiedono brevi degenze.

"In definitiva – conclude la nota della Ausl – ci troviamo ancora una volta di fronte ad una strumentalizzazione politica, fatta ad arte, per interessi personali o di bottega, in Valdichiana così come in Casentino, dove, non dimentichiamolo, mentre si inaugurava l'ospedale c'era chi affiggeva manifesti che annunciano la sua chiusura. La realtà, fortunatamente è un'altra e quegli ospedali sono li a dimostrarlo. La realtà è quella concreta dei fatti, quella dei servizi che quotidianamente vengono assicurati ai cittadini, quella costruita e realizzata quotidianamente da professionisti seri e competenti. Il resto sono parole".