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Nino Materazzi traccia un bilancio dell’Amministrazione Ducci

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Nino Materazzi traccia un bilancio dell’Amministrazione Ducci

AREZZO – Nuovo appuntamento martedì 18 marzo con il ciclo di conferenze sulla storia di Arezzo, promosso dalla Società storica aretina e dal Comune, giunto ormai alle ultime battute. Alle ore 17,30, Nino Materazzi traccia un bilancio dell’Amministrazione Ducci (“pregi e limiti di un’esperienza di governo”), nell'auditorium comunale di via Cesalpino, dedicato allo stesso Aldo Ducci, che fu sindaco di Arezzo dal 1963 al 1966 e poi, ininterrottamente, dal 1970 al 1990.
Più che sulle numerose ed importanti realizzazioni dell’Amministrazione Ducci (favorite anche dalla continuità e dalla stabilità delle giunte comunali), il relatore concentrerà l’attenzione su due temi fondamentali: lo sviluppo urbanistico-economico e la vita culturale della città per tre decenni. In particolare, Materazzi analizzerà le discrepanze fra pianificazione e realizzazioni territoriali, le divergenze che rallentarono l’attuazione delle previsioni, le carenze della cultura urbanistica cittadina, le scelte imposte dall’esterno. Per quanto riguarda la crescita culturale, invece, verranno esaminate le situazioni che fecero sperare in un decollo della città e le delusioni che ne seguirono. In sostanza, si farà la storia delle opportunità che Arezzo non è riuscita a cogliere e a trasformare in conquiste di lunga durata.
Già docente di Storia e filosofia nelle scuole superiori, Nino Materazzi è stato a lungo assessore (alla cultura e all’urbanistica) nelle Giunte Ducci ed è quindi protagonista e testimone dei temi toccati nella conferenza. Materazzi ha anche ricoperto la carica di presidente dell’Unità sanitaria locale di Arezzo e di segretario dell’Unione comunale del partito comunista. Negli anni Sessanta fu uno dei fondatori del Circolo Salvemini e consigliere comunale a Castiglion Fiorentino.
Le conferenze sulla storia di Arezzo si concluderanno il 1 aprile con Glauco Ciacci, che farà una retrospettiva fotografica di Arezzo dal 1918 agli anni Ottanta. Coordinati da Luca Berti e Franco Cristelli, gli incontri della Società storica aretina sono aperti alla cittadinanza e si concludono con un dibattito al quale tutti possono partecipare.