Home Nazionale Numero verde per rintracciare figli entrati in Al Qaeda

Numero verde per rintracciare figli entrati in Al Qaeda

0

RIAD – Un numero verde sempre attivo per rintracciare i propri figli o mariti fuggiti di casa per unirsi ad Al-Qaeda. L'idea viene dall'Arabia Saudita, dove il ministero dell'Interno ha istituito il numero 990. Dall'altra parte del filo, un agente della sicurezza che risponderà per cercare di trovare il giovane prima che varchi il confine e muoia come kamikaze in Iraq o in Afghanistan. Un'iniziativa che ha trovato ampio spazio sulla stampa saudita, e resa necessaria da un fenomeno sempre più dilagante tra i giovani arabi.
"Abbiamo sentito la necessità di avere un numero verde dedicato per quelle madri, padri o mogli i cui parenti spariscono all'improvviso – spiega una fonte del ministero – in questo modo avranno qualcuno a cui chiedere aiuto almeno per scoprire la verità circa la loro scomparsa. Con loro ricostruiremo il percorso fatto da questi giovani e cercheremo di fermarli e riportarli indietro prima che giungano nei luoghi della devianza".
Nel primo giorno di attività sono giunte al centralino già numerose telefonate. La prima è stata quella di un uomo della provincia di Rabigh che ha chiesto alla polizia di potersi consegnare perché sul punto di entrare in al-Qaeda. L'uomo sostiene di aver sposato le tesi del terrorismo grazie alla frequentazione di un forum jihadista in internet e per aiutarlo la polizia lo ha seguito con uno psicologo oltre che con i normali agenti della sicurezza. Altre tre telefonate ricevute provenivano invece da genitori i cui figli sono improvvisamente scomparsi, probabili nuove reclute per la guerra santa. La polizia è subito entrata in azione ed è riuscita a fermare i tre aspiranti kamikaze mentre erano in partenza da uno degli aeroporti del regno.
Un'altra telefonata è stata invece quella di un padre il cui figlio sedicenne è scomparso lo scorso anno. Questo genitore ha ricevuto la chiamata da parte di un uomo presente al di fuori dei confini nazionali che ospiterebbe il ragazzo in casa sua ferito gravemente. Il genitore ha quindi chiesto alla polizia di attivarsi per rintracciarlo e portarlo in patria. Il ragazzino è riuscito a lasciare il paese usando il passaporto del fratello.
Anche lui è stato reclutato da al-Qaeda tramite i siti internet jihadisti. Una quarta telefonata è giunta invece da una moglie che ha denunciato la scomparsa del proprio marito il quale le avrebbe confidato di voler partire per intraprendere il Jihad. "Nel nostro paese – spiega il generale Mansur Turki, capo della polizia saudita – il ruolo della società per configgere il terrorismo è fondamentale e solo grazie all'aiuto della gente potremmo farcela".