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Nuove regole per la raccolta funghi nel Parco

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Nuove regole per la raccolta funghi nel Parco

AREZZO – L'innalzamento delle temperature tipico di questo periodo dell'anno e le frequenti precipitazioni fanno ragionevolmente prevedere una stagione primaverile generosa per la raccolta dei funghi nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Gli unici timori di intenditori e appassionati si collegano alle temperature notturne ancora troppo basse per risultare ottimali. Si ricordano in particolare, tra le specie più ambite, caratteristiche di questo periodo, il prugnolo (Tricholoma georgii, proprio in riferimento alla sua comparsa esattamente intorno al giorno di S. Giorgio, cioè il 23 Aprile) ed alcune pregiate tipologie di Boletus (porcini). Quest'anno ci sono importanti novità nell'area protetta tosco romagnola. E' stato rilevato che il maggiore impatto sull’ambiente e sulle risorse del territorio deriva dalla raccolta nei periodi di massima produttività del bosco da parte di numeri molto elevati di raccoglitori in possesso di autorizzazione giornaliera. Si è constatato che in questa categoria di persone è più frequente riscontrare insufficiente competenza sulle corrette pratiche e sensibilità sulle misure di tutela dell’ambiente forestale. Il Parco ha provveduto – nell’ottica di sposare gli elementi fondativi della legislazione in materia, tesi a: “Valorizzare le esigenze di tutela ambientale e di sviluppo economico e sociale delle collettività ricadenti all’interno del Parco Nazionale" (legge n° 352 del 1993) – ad abolire la formula dell’autorizzazione giornaliera. Le strutture ricettive (alberghi, pensioni, etc.) situate all’interno del territorio del Parco Nazionale potranno acquistare un numero limitato di autorizzazioni giornaliere da cedere esclusivamente agli ospiti che risiederanno per almeno una notte nelle medesime. Inoltre le guide ambientali ed escursionistiche riconosciute dall’Ente e dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana potranno accompagnare nel territorio dell'area protetta gruppi di massimo dieci persone per l’attività di raccolta dei funghi a scopo educativo. La guida che accompagna i raccoglitori dovrà mostrare al personale di sorveglianza la ricevuta ai sensi della vigente normativa e i raccoglitori potranno essere anche minorenni.

Alle altre formule di tesserino – che vedono rimanere invariati i prezzi rispetto all’annata precedente – verrà allegato un vademecum sui funghi autoctoni con il nuovo disciplinare di raccolta. Quest’ultimo è entrato in vigore dal primo gennaio 2008.

Nello stesso quadro sono state proposte una serie di misura volte a valorizzare questa importante risorsa del sottobosco: la promozione e la commercializzazione dei funghi del territorio protetto attraverso il marchio del Parco e l’istituzione di una figura professionale che possa farsi garante – nella logica della razionalizzazione – della loro salvaguardia.