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Nuovo Prosperius, un gioiello sanitario e paesaggistico

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Nuovo Prosperius, un gioiello sanitario e paesaggistico

FIRENZE – Il presidente del gruppo Prosperius professor Mario Bigazzi ha presentato stamani a Firenze il progetto del nuovo Polo Sanitario Specialistico in avanzata fase di realizzazione in via di San Domenico, zona precollinare alle pendici di Fiesole. Una risposta (ma senza alcuna polemica) all’inchiesta avviata dalla magistratura, che nei giorni scorsi è intervenuta lamentando una carenza di autorizzazioni.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche gli avvocati Alessandro Traversi e Sara Gennai, il direttore dei lavori architetto Guido Spezza, con i colleghi Elisabetta Bertelli e Roberto Rizzon e l’ingegner Piero Caliterna.
“Il gruppo Prosperius”, ha spiegato Bigazzi, “ha acquistato nel 2005 la società Fontenuova, proprietaria del terreno, con il solo scopo di creare un moderno centro sanitario dove riunire le varie attività sparse per Firenze. Ciò è stato necessario, in particolare, dopo l’inaspettato sfratto di Villa Cherubini dall’attuale immobile rimasto di proprietà delle suore inglesi Blue Sisters. Si trattava dunque di salvaguardare anche gli oltre 100 posti di lavoro di medici, infermieri e impiegati”.
L’area interessata dal progetto misura circa 30 mila metri quadri, di cui una parte collinare a ulivi. L’obiettivo è di qualificarla ulteriormente creando un vero parco verde con l’eliminazione della fitta vegetazione infestante, con la cura dell’uliveto e delle altre piante sotto tutela, oltre che con l’innesto di mille nuovi alberi e arbusti pregiati
L’edificio che ospiterà il Polo Sanitario Specialistico Prosperius (permesso di costruire n. 109 del 2006, con parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Architettonici) sta sorgendo sul fondo valle, ha forma di H e si sviluppa su tre piani, più un piano interrato. La superficie coperta è di 3.182 metri quadri, per un totale utile di circa 11 mila metri quadri, ben inferiore ai circa 15 mila previsti dal Piano regolatore. Saranno realizzati inoltre 2 mila metri quadri di parcheggi, in gran parte interrati.
Il nuovo Polo Sanitario riunirà le specializzazioni più avanzate dei tre maggiori settori sanitari (diagnosi, terapia e riabilitazione) con l’obiettivo di sviluppare al massimo anche le nuove tecniche previste dalla medicina predittiva, ovvero il futuro della tutela della salute. In particolare si trasferiranno in via di San Domenico apparecchiature di alta tecnologia (RM, TC), camera iperbarica e laboratori.
Quattro sale operatorie con i 46 posti letto di Villa Cherubini, tutti in camere singole con possibilità di ospitare familiari o visitatori, si affiancheranno alla sezione di medicina riabilitativa per circa 80 pazienti. Questa divisione sarà dotata di spazi per vari tipi di terapie, palestra, piscina, box massaggi, ripetendo la felice esperienza del Prosperius a Umbertide (Perugia). Escludendo arredi e attrezzature cliniche, il nuovo Polo Sanitario prevede investimenti per 20 milioni di euro.
“Abbiamo fatto tutto quanto era in nostro potere”, ricorda il professor Bigazzi, “per realizzare un progetto di alta qualità sanitaria, architettonica, ambientale e paesaggistica su un’area semidisastrata e abbandonata, con l’obiettivo di farne un gioiello di Firenze al servizio dei cittadini”. I permessi per costruire ci sono tutti, aggiunge il professore, e sono tutti in ordine. E’ in itinere in Comune anche quello per mettere in sicurezza la collina, ossia per i lavori che hanno portato al temporaneo sbancamento a monte del fabbricato.
Era un’opera obbligata, spiega l’architetto Spezza, destinata ad arginare il terrapieno con pali in cemento armato, dovendosi scavare le fondazioni dell’interrato. Abbiamo dovuto anticipare i tempi, com’è d’uso in tutti i cantieri, anche perché obbligati dalle urgenze causate dallo sfratto pendente. Ciò, però, con il preciso proposito di ripristinare integralmente la base della collina, come, del resto, risulta benissimo in tutti i disegni, rendering e documenti depositati in Comune.