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Parco del Casentino al Salone internazionale del Gusto di Torino

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Una delle novità più importanti del Salone internazionale del Gusto 2008 si trova nel padiglione due del Lingotto, nello spazio "Pensa che mensa: la mensa secondo Slow Food".
Si tratta di un'area in cui si possono conoscere e raccontare esperienze di una gestione delle mense "più buona, più pulita e più giusta".
L'incontro "Economia locale e Salute Globale" – lunedi 27 alle 16 – approfondisce il trema del dialogo sociale alla base delle iniziative – a livello locale ed europeo – per l'educazione alimentare, per la valorizzazione delle economie locali e per la soluzione delle problematiche ambientali.
L'intervento di Gabriele Locatelli, vice presidente del Parco Nazionale, governatore di Slow food e membro della commissione educazione dell'Associazione Slow Food introdurrà i contrubuti, tra gli altri, di Rolando Manfredini, responsabile area sicurezza alimentare e produttiva di Coldiretti, di Franco Tumino, presidente dell' Associazione nazionale cooperative di servizi e di Arie Van de Brand, presidente di Alimenterra di Londra.
Locatelli richiamerà l'attenzione dei relatori e del pubblico del Salone del Gusto sulle potenzialità dell'Ente come promotore della ricerca e dello sviluppo delle attività economiche dell'area protetta: "Vivere in montagna oggi significa abituarsi al sacrificio causato dalla carenza dei servizi tipici di una società evoluta: la scuola, le strade, le reti acquedottistiche, le vie informatiche, gli uffici postali, in molti casi cessano le attività commerciali, gli alimentari, i distributori di carburanti, le edicole… Queste carenze isolano le aziende che lentamente muoiono perché i figli dei nostri agricoltori migrano verso i fondovalle, verso le città. Se vogliamo mantenere o addirittura riportare i giovani in campagna e garantire un futuro alle nostre comunità, dobbiamo lavorare per ridurre questo gap aiutando gli agricoltori ad uscire dall’oblio determinato da quell’assordante silenzio che li isola facendoceli dimenticare e, contestualmente mantenendoli schiavi di un sistema che li vede solo come meri produttori di materia prima e non come imprenditori di se stessi.Una comunità è tale solo se pensa alla propria sopravvivenza nel futuro. L'allevamento e l'agricoltura – con i livelli di eccellenza di cui sono portatori – sono settori cardine del Parco."
Giovedì alle 21 il Salone ha ospitato un laboratorio dal titolo "Il balsamico tradizionale e le tartare". Verrà proposto l'abbinamento di una tartare di bovina romagnola con l’aceto balsamico tradizionale di Modena – offerto in diversi invecchiamenti da Mario Gambigliani Zoccoli, presidente dell’ Associazione esperti degustatori (AED) – e vini di Santa Margherita di Fossalta di Portogruaro.
Ieri (oggi n.d.r.) alle 13,30 all'interno del laboratorio "Una foresta ghiotta" (pad. 2, stand Slow Food, Caffè Letterario). Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha presentato i presidi che riguardano il suo territorio, prodotti gastronomici di eccellenza tutelati da Slow food. Con l'occasione si parlerà (verrà anche proiettato il nuovo lavoro audiovisivo "Un Parco per l'anima") di questo grande contenitore di natura straordinaria, cultura, storia e tradizioni. Gli allevatori, i coltivatori e gli artigiani saranno presenti e offriranno ai convenuti un assaggio dei loro prodotti.