Home Cultura e Eventi Cultura Patrizia Gabrielli sull’atteso congresso dell’aprile 1908 a Roma

Patrizia Gabrielli sull’atteso congresso dell’aprile 1908 a Roma

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AREZZO – Nell’aprile del 1908 si riunì a Roma il Primo congresso nazionale delle donne italiane. Si discusse di diritto al voto, al lavoro, all’istruzione, oltre che di assistenza, lotta alla prostituzione, tutela dell’infanzia. «Fu un appuntamento molto atteso dalle femministe del tempo», spiega Patrizia Gabrielli, docente di Storia contemporanea e Storia delle relazioni di genere all’Università di Siena; «per l’ampia partecipazione e l’articolato dibattito su temi e questioni diverse il congresso è una delle più alte espressioni del femminismo italiano, ma al contempo momento di crisi: lì si divisero socialiste e cattoliche, che si scontrarono sull’insegnamento della religione nella scuola».
A cento anni da quel congresso la facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo dell’Università di Siena, in collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Arezzo, organizza per giovedì 13 e venerdì 14 marzo (campus universitario del Pionta, viale Cittadini) un seminario e una mostra documentaria sui linguaggi, gli strumenti, i luoghi e i miti della politica al femminile di inizio novecento.
Nel seminario, dal titolo “Le parole e i luoghi delle donne. La pedagogia politica nell’Italia del primo ’900”, saranno presentate ricerche su alcune protagoniste dei diversi partiti e movimenti politici, su sindacaliste – di cui verranno descritte gestualità e retorica -, sulla letteratura e la stampa. Si parlerà in particolare delle riviste “La difesa delle lavoratrici” e “L’Alleanza”, portavoce, quest’ultima, dei comitati pro suffragio, nati nel 1906 e costituiti da donne di differenti orientamenti politici e condizioni sociali, tra cui operaie, maestre, aristocratiche, giornaliste. «All’inizio del novecento», prosegue Patrizia Gabrielli, «le donne non si sono preoccupate soltanto di assistenza, non sono state solo delle “benefattrici”, ma hanno occupato gli spazi e utilizzato gli strumenti della politica, dai comizi alla stampa, dalle conferenze alla letteratura, al teatro».
Nella mostra “I volti, le parole, i progetti. 1908. Primo congresso nazionale delle donne italiane”, che rimarrà aperta fino al 22 marzo, saranno esposti documenti congressuali, ritratti delle partecipanti e immagini dei luoghi dove le donne facevano politica all’inizio del novecento, biblioteche, asili, ambienti di lavoro.
Al seminario di studi, coordinato da Patrizia Gabrielli, interverranno Antonella Cagnolati, Alessandra Pierotti, Maria Antonietta Serci, Barbara Montesi, Tiziana Pironi, Davide Montino, Massimo Tizzi e Lucilla Gigli (curatrice, quest’ultima, insieme a Patrizia Gabrielli, della mostra). I lavori del seminario si apriranno alle ore 15 di giovedì 13 marzo, dopo i saluti del preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo Camillo Brezzi, dell’assessore alle Pari opportunità del Comune di Arezzo Aurora Rossi e del direttore del dipartimento di Studi storico-sociali e filosofici Mariano Bianca. Contemporaneamente sarà inaugurata la mostra documentaria. Il seminario proseguirà venerdì mattina a partire dalle ore 9,30, sempre al campus del Pionta (aula 3).
La facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo da tempo promuove iniziative sugli studi di genere e le politiche di pari opportunità. Con queste due iniziative, in occasione del centenario del congresso e – secondo la tradizione – dell’8 marzo, vuole invitare a una riflessione sulla storia dei movimenti politici delle donne.