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“PEDO-BUSINESS”: l’Europa al centro del traffico pedopornografico

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“PEDO-BUSINESS”: l’Europa al centro del traffico pedopornografico

MILANO – Oggi, proprio nel giorno dell’operazione internazionale “Pedo-business” portata a termine dal N.I.T.- Nucleo Investigativo Telematico – in cooperazione internazionale con l’Interpol, Telefono Arcobaleno ha presentato tre nuove denunce al N.I.T relative alla scoperta di tre videoteche pedofile on line.
“Il mercato è in crescita, il fenomeno è inarrestabile”, dichiara il presidente Giovanni Arena, “ oltre alla segnalazione presentata oggi, Telefono Arcobaleno ha scoperto un nuovo tentacolo del pedobusiness che coinvolge bambini sempre più piccoli, mentre i controlli dei diversi Paesi coinvolti sono sempre meno incisivi.”
Il Presidente Arena continua, “Telefono Arcobaleno chiede che, alle enunciazioni dei diritti che vengono da tutti i Paesi, si accompagnino azioni concrete contro la pedopornografia, perché è necessario approfondire la conoscenza di questo triste mercato di bambini che non ha niente di virtuale ma che, al contrario, ha le proporzioni di un vero e proprio dramma dell’umanità, che nasce e si sviluppa in Europa e segue le logiche del mercato come se l’infanzia fosse una merce da esporre o da scambiare”.
Telefono Arcobaleno chiede più poteri per il Comitato Internazionale dei diritti dell’Infanzia.
Il Comitato, infatti, oggi si limita a valutare le relazioni dei Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione sui diritti del Fanciullo e, al momento non è possibile denunciare le inefficienze e le inadempienze dei singoli stati. “Cosa che sarebbe particolarmente importante” sottolinea il Presidente Arena “ se consideriamo che, come evidenziato dal Report 2007 di Telefono Arcobaleno e dall’operazione Pedobusiness di oggi, Germania, Russia, Regno Unito, Italia e Francia, esprimono una fortissima domanda di materiale pedopornografico che alimenta il mercato di nuove produzioni.”