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Prezzi energia: dal 1 aprile rischio aumenti per le imprese

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AREZZO – Giuseppe Nocentini Presidente Impiantisti Confartigianato Imprese Arezzo e delegato all'energia: ‘I rincari derivano dal nuovo meccanismo di calcolo che differenzia le stime dei consumi per fasce orarie. Ripercussioni sulle aziende con consumo diurno feriale poco flessibile che per lavorare utilizzano energia dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 18’
E’ un vero e proprio allarme prezzi quello lanciato da Confartigianato e riguardante l’energia elettrica. Dal 1° aprile infatti per le piccole imprese manifatturiere e dell’edilizia il rischio aumenti è del 12,6%.
‘I rincari derivano dal nuovo meccanismo di calcolo, introdotto con la delibera 181/2006 dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas – spiega Giuseppe Nocentini Presidente Impiantisti Confartigianato Imprese Arezzo e delegato all'energia – che differenzia le stime dei consumi per fasce orarie e che si applicherà a tutte le imprese in bassa tensione con potenza disponibile pari o inferiore a 55 kW. Il nuovo sistema avrà pesanti ripercussioni su quella quota di piccole aziende che hanno un consumo diurno feriale poco flessibile, cioè quelle che, per lavorare, utilizzano energia dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 18 e che non possono spostare i propri consumi in fasce meno care’.
Il problema è stata segnalato da Confartigianato al Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas Alessandro Ortis con una lettera in cui si sottolinea che ‘le modifiche introdotte dall’Autorità provocheranno rincari del 12,6% del costo dell’energia elettrica per il 26% degli utenti non domestici in bassa tensione, vale a dire per 1.706.089 aziende dei settori manifatturiero e dell’edilizia i cui consumi si concentrano per l’85% nella fascia tariffaria F1 (ossia dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18) e per il 15% nella fascia tariffaria F23 (sabato o con qualche turno notturno/ domenicale) e che non possono spostare i propri consumi nelle ore notturne o nel fine settimana’.
‘Questi aumenti si aggiungono ad un costo dell’energia per le PMI tra i più alti d’Europa e sono difficilmente sostenibili nell'attuale fase di congiuntura economica – continua Nocentini – Inoltre le piccole imprese subiscono pesantemente gli effetti delle anomalie del mercato dell’energia elettrica caratterizzato dalla concentrazione del mercato libero nelle mani di pochi operatori e da un sistema fiscale sull’energia fortemente sperequata a danno delle PMI. Tutti questi fattori di contesto rappresentano un forte ostacolo alla competitività delle imprese e del Paese’.
‘E’ dunque necessario assumere misure utili ad attenuare l’impatto sulle piccole imprese del nuovo sistema di rilevazione dei consumi per fasce orarie – conclude Nocentini – garantendo al mercato, agli operatori e agli utenti finali il tempo di organizzarsi affinché il passaggio avvenga con logiche di omogeneità, equità e trasparenza’.