AREZZO – Con lo smantellamento e la ricostruzione dei tralicci dell’elettrodotto della Rete Ferroviaria Italiana hanno di fatto preso il via i lavori per il trasferimento in riva destra della strada regionale 69. "E’ un’opera di portata storica destinata a cambiare radicalmente la mobilità del Valdarno – commenta il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli – e siamo davvero entrati nella fase operativa per la sua realizzazione. A fronte di qualche disagio, che cercheremo di limitare più possibile, il risultato che otterremo sarà quello di migliorare la viabilità e la qualità della vita dei cittadini valdarnesi". In questi giorni gli interventi sono effettuati nei pressi del casello autostradale del Valdarno e successivamente riguarderanno la zona in località Poggilupi. Si tratta di lavori altamente specialistici che richiederanno nella zona di Poggilupi, per motivi di sicurezza e nei giorni in cui è prevista la sbullonatura e lo smontaggio dei componenti metallici a ridosso della strada, l'interruzione del traffico nell'attuale SP 11, in uscita dal casello verso San Giovanni Valdarno. In considerazione dell'alto traffico presente in qualsiasi ora di un giorno feriale, verrà studiato un calendario per concordare con RFI e con Elettri-fer, l'impresa addetta ai lavori di smantellamento, l'esecuzione di alcune operazioni nel fine settimana. Nel frattempo i tecnici della Provincia stanno portando avanti, per concluderle entro il mese di febbraio, tutte le procedure relative agli espropri dei terreni interessati dal passaggio di questa importante opera stradale che, partendo dalla variante di Levane, aperta nel mese di settembre, e tramite un nuovo ponte sull’Arno e cavalcavia sull’Autosole, all’altezza del borro del Tasso, consentirà il trasferimento in riva destra della SR 69 fino al confine con la Provincia di Firenze. Alla fine del mese di gennaio è infine prevista la Conferenza di Servizi per approvare il tratto della SR 69 di competenza della Provincia di Firenze, in modo da avere entro i prossimi quattro anni l’intero collegamento fra i due caselli autostradali in riva destra dell’Arno riducendo sensibilmente il traffico extraurbano nei centri abitati di Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Figline e Incisa.