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Primo passo ufficiale verso il piano interprovinciale dei rifiuti

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Dopo alcuni mesi di intenso lavoro il nuovo Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti delle Province di Arezzo, Grosseto e Siena ha mosso il suo primo passo ufficiale. Il 27 agosto 2008 è stato, infatti, pubblicato sul B.U.R.T. della Regione Toscana l’avviso di avvio del procedimento per la formazione del Piano, nuovo strumento di programmazione in questo importante e delicato settore previsto dalla nuova legge regionale sui rifiuti approvata a fine 2007. E’ un Piano che interessa un ambito, quello della Toscana sud, costituito da tre Province, 103 Comuni, con oltre 800.000 abitanti distribuiti su un territorio di oltre 11.500 chilometri quadrati, con caratteristiche e problematiche differenti tra loro, ed una produzione annua di rifiuti urbani superiore alle 500.000 tonnellate, alle quali va aggiunta una quota più che doppia di rifiuti speciali. In pochi mesi sono stati raccolti ed organizzati, in maniera sistematica, i numerosi e corposi atti di pianificazione, studi preliminari ed elaborati prodotti sull’argomento dalle varie Amministrazioni che andranno a costituire l’indispensabile base conoscitiva del nuovo Piano interprovinciale. Mole di documenti che, in questi giorni, è stata inviata ad oltre 150 soggetti pubblici quali Comuni delle tre Province, ATO, ASL, ARPAT che potranno fornire, entro 90 giorni, apporti tecnici e conoscitivi idonei ad incrementare il quadro conoscitivo. Questi apporti saranno utili ad elaborare, nei mesi successivi, la proposta di Piano interprovinciale da sottoporre poi ad una più ampia concertazione, non solo con gli Enti pubblici, ma anche con i cittadini, singoli o associati, le categorie economiche e, più in generale, tutti coloro identificabili come portatori di interesse. L’atto di avvio prevede che il Piano interprovinciale si articoli in stralci tematici e funzionali che sono stati individuati nel Piano di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati comprensivo del Programma per la riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili da collocare in discarica e di parte della gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, nel Piano di gestione dei rifiuti speciali anche pericolosi e nel Piano delle bonifiche delle aree inquinate. Parallelamente sono stati indicati i criteri ispiratori del nuovo Piano interprovinciale e, in particolare, la piena autosufficienza, a livello di ATO Toscana Sud, nella raccolta dei rifiuti urbani, nel trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani, nello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi; la riduzione significativa della quantità di rifiuti prodotti e della loro pericolosità; la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso il riutilizzo, il riciclo e le diverse forme di recupero, incluso quello energetico, perseguendo un forte incremento della raccolta differenziata, sia in termini quantitativi che qualitativi, in modo tale da rendere possibile l’avvio di vere e proprie filiere di recupero dei materiali, capaci anche di far nascere nuove attività economiche ed imprenditoriali; il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nella pianificazione regionale in tema di gestione dei rifiuti; la necessità di ottemperare al divieto di collocare in discarica il rifiuto tal quale o, comunque, con elevato potere calorifico; la programmazione di interventi di bonifica e ripristino ambientale delle aree inquinate e di eliminazione o riduzione delle sorgenti di inquinamento nel rispetto del principio "chi inquina paga". Nel presentare l’iniziativa, gli Assessori all’ambiente delle province interessate hanno manifestato la loro soddisfazione per l’importante lavoro compiuto in pochi mesi. "Voglio fare due considerazioni rispetto a questo primo, significativo, passo ufficiale la cui importanza per i nostri territori e per la Toscana intera non sfugge a nessuno – ha commentato l’Assessore della Provincia di Arezzo Andrea Cutini. La prima è che ciò è stato possibile grazie allo spirito di piena collaborazione tra le tre Province di Arezzo, Siena e Grosseto, amministrazioni tutte pienamente consapevoli della difficoltà ma anche dell’importanza e del valore strategico, sotto il profilo ambientale e sociale, della questione rifiuti. La seconda è che quello che di oggi è solo un primo passo di un percorso aperto, che vedrà nei prossimi mesi specifici momenti di confronto e approfondimento con cittadini e associazioni e alla fine del quale sono sicuro, consegneremo alle nostre comunità un piano innovativo che supererà definitivamente il concetto di ‘rifiuto’, in quanto è da ‘buttar via’, per sostituirlo con quello di rifiuto come risorsa, una risorsa da non sprecare ma da valorizzare al massimo attraverso il riutilizzo, il riciclo e le diverse forme di recupero da attuare con sistemi impiantistici all’avanguardia e tra loro fortemente integrati". Un concetto ripreso anche da Claudio Galletti, Assessore della Provincia di Siena. "Abbiamo prodotto uno sforzo importante per mettere insieme le prospettive di programmazione di tre territori che partono da situazione diversificate, e lo abbiamo fatto costruendo una prospettiva condivisa su un tema che è ormai considerato come una delle quattro o cinque priorità dell’umanità per i prossimi anni" ha concluso l’Assessore Claudio Galletti.