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Re giocondo è pronto a dettare un nuovo testamento

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Re giocondo è pronto a dettare un nuovo testamento

AREZZO (Foiano) – Sarà ricordata come l’edizione dei record quella numero 469 del Carnevale di Foiano della Chiana, il piccolo borgo in provincia di Arezzo che vanta il più antico d’Italia. E domani, domenica 10 febbraio, la quarta domenica di festa segnerà il gran finale di questa edizione dai numeri importanti. «Possiamo già parlare di un’affluenza molto elevata – afferma il presidente dell’Associazione Carnevale, Venturino Burazzi – come raramente si era verificata al nostro Carnevale che grazie alla sua storia, ma soprattutto al lavoro dei cantieristi, sta assumendo sempre maggiore rilievo a livello di interesse nazionale».

E mentre si parla già dell’edizione dei record, a Foiano della Chiana tutto è pronto per il verdetto finale che vedrà premiato uno dei quattro carri allegorici in gara. Non prima però del testamento di Re Giocondo, il patrono del Carnevale di Foiano, pronto come ogni anno a lasciare i suoi averi a cittadini foianesi che si sono “distinti” per situazioni comiche nel corso dell’anno. Così, come da tradizione secolare, il corteo funebre del re pronto ad immolarsi per la fertilità della Valdichiana, partirà intorno alle ore 18.30 dalle vie del borgo per giungere nella piazza un tempo detta del grano dove avverrà la lettura e la cremazione del bamboccio di paglia. La rificolonata, questo il nome di questa caratteristica usanza, sarà accompagnata dalla gioia dei cantieristi giunti in piazza per festeggiare il vincitore. Nella passata edizione, quella 2007, avevano vinto i Rustici.

Il Carnevale di Foiano della Chiana, il più antico d’Italia giunto con il 2008 alla 469esima edizione, è considerato tra le più importanti manifestazioni del genere in Italia, sia per le spettacolari coreografie sia per la sua tradizione storiografica. Quattro grandi carri allegorici in competizione, appartenenti ai cantieri di Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici, sfilano di fronte ad una giuria formata da esperti d’arte di livello nazionale. Carri mastodontici realizzati da veri maestri della cartapesta e da tecnici della meccanica. A dominare il popolo carnevalesco è la figura di Re Giocondo che apre le sfilate ogni domenica seguito dai carri maggiori, dalle mascherate e dalle bande e durante l’ultima domenica di festa, dopo aver fatto pubblico testamento, viene dato alle fiamme nella spettacolare cerimonia della rificolonata. La festa proseguirà il 3 e il 10 febbraio (ultima giornata con la premiazione del vincitore e il testamento di Re Giocondo).