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Rifiuti della Campania: solidarietà delle imprese pubbliche

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Rifiuti della Campania: solidarietà delle imprese pubbliche

ITALIA – Un grande sforzo di solidarietà nazionale per superare la fase più acuta dell’emergenza rifiuti in Campania. La positiva risposta all’appello del governo affinché tutti contribuiscano a riportare alla normalità la situazione, accogliendo una parte delle spazzatura che si è andata accumulando nelle strade della regione nelle ultime settimane, è stata possibile solo grazie alla piena sintonia tra le istituzioni locali e le imprese pubbliche che gestiscono gli impianti di smaltimento secondo una logica – parte integrante della loro stessa ragion d’essere – che non si basa né sulla speculazione né sul profitto economico a ogni costo.
Non è del resto un caso che laddove il ciclo integrato dei rifiuti urbani è virtuoso, con alti livelli di raccolta differenziata e presenza di moderni impianti industriali come i termovalorizzatori, esso è affidato alle aziende pubbliche, mentre nel Mezzogiorno, dove è dominante il ricorso a imprese private, i risultati sono spesso mediocri quando non decisamente catastrofici. Uno scempio che, nel caso della Campania, è ormai sotto gli occhi del mondo intero e che si sarebbe potuto arginare se fosse stato seguito il percorso ben delineato proposto lo scorso anno dall’allora commissario all’emergenza rifiuti della Campania, Guido Bertolaso.
Da tutto questo dovrebbe risultare evidente anche al governo e al Parlamento che mantenere nel Codice ambientale l’obbligo delle gare per l’affidamento del servizio rischia di consegnare al monopolio privato la gestione del ciclo dei rifiuti urbani in assenza di una politica industriale ambientalmente sostenibile: una scelta azzardata anche per la presenza non sporadica d’infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, autorevolmente denunciata dalla recente relazione al Parlamento della Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite a esso connesse presieduta dal sen. Roberto Barbieri.
Federambiente ritiene che la riforma dei servizi pubblici locali, ora all’attenzione del Senato, debba prevedere per la gestione dei rifiuti un percorso più ragionato, volto a realizzare una liberalizzazione coerente con l’interesse nazionale, che certamente non è quello di cancellare il sistema delle imprese pubbliche a favore di monopoli privati, magari multinazionali. Ed è in quest’ottica che la Federazione guarda con preoccupazione alla gara attualmente in corso per l’affidamento della gestione del nuovo termovalorizzatore di Acerra.