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Sabato “freddo” all’ospedale San Donato

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Sabato “freddo” all’ospedale San Donato

AREZZO – Quella di sabato 26 gennaio sarà una giornata calda sul fronte organizzativo, ma fredda (speriamo non troppo) sotto il profilo climatico. All’Ospedale di S. Donato si è generato un problema sul tratto del tubo primario del riscaldamento che va dalla centrale termica all’anello di distribuzione del riscaldamento del presidio. Questo tratto nella sua lunga parte iniziale è talmente rovinato che si rende necessaria la sua sostituzione. Un lavoro, assicurano i tecnici, necessario, urgente ed indifferibile.
La sostituzione del tubo avrà come conseguenza la mancanza di acqua calda. Questo impedirà, durante tutto l’intervento e nel tempo necessario al ripristino della pressione, il riscaldamento dell’aria e l’impianto di ventilazione interna: se lasciato funzionante, getterebbe all’interno aria troppo fredda (a temperatura esterna).
Vengono invece garantite le utenze dell’acqua calda e del vapore.
Le aree interessate dal disservizio sono i primi 3 settori dell’anello esterno e l’anello interno. Il tempo necessario per l’esecuzione dell’intervento è stato stimato in circa 15 ore.
Il riscaldamento sarà spento alle ore 7,00 di sabato mattina e l’impianto dovrebbe tornare funzionante a partire dalle ore 22,00.
Nel dettaglio, risultano interessati da questo blocco tutte le aree di degenza dei tre primi settori, il Pronto Soccorso, la Radiologia, la Medicina nucleare, l’Endoscopia Digestiva, la Rianimazione, la TIN e il Nido, le Sale Parto, le Sale Operatorie, le Chirurgie, la Radioterapia, e la centrale 118.
Il gruppo di lavoro che ha predisposto le azioni da compiere per sabato, le ha così riassunte:
Degenze, oltre ad informare gli utenti, saranno distribuire coperte aggiuntive.
118: verranno dirottate le emergenze, compatibilmente con la casistica specifica, sugli altri Ospedali. Verranno aumentate 2 ambulanze nella zona di Arezzo.
Pronto soccorso: non si prevedono particolari problemi; saranno solo potenziati i turni nei pronto soccorso degli altri ospedali, dove saranno eventualmente dirottati dal 118 alcuni pazienti.
Radiologia: blocco dell’attività programmata durante l’esecuzione dell’intervento.
Endoscopia digestiva: si blocca attività programmata esterna. Rimane aperta solo per le urgenze interne ai ricoverati (viene data la disponibilità di urgenze endoscopiche presso le strutture del Valdarno e del Casentino)
Rianimazione: la struttura si è già dotata di telini termici. Sono stati sospesi gli interventi chirurgici programmati in tutta l’azienda con necessità prevedibile di rianimazione.
Da ora sino al termine dell’intervento non verranno accettati più trasferimenti di pazienti dalle rianimazioni delle altre USL anche presso la rianimazione del Casentino. Contestualmente si valuterà la possibilità di trasferire i pazienti quando possibile.
Tin e nido: non si prevedono problemi. Si anticiperanno, qualora possibile, le dimissioni dal nido. Verranno posizionati termosifoni elettrici per contrastare l’abbassamento della temperatura.
Sale parto e sala per cesarei : garantiremo solo parti cesarei urgenti utilizzando termosifoni elettrici. Gestiremo parte della fase di travaglio nelle camere di degenza. Nelle sale operatorie il sistema di aspirazione sarà attivato a domanda degli operatori.
Sale operatorie: verrà bloccata solo l’attività programmata. Per urgenze interne vengono previste le medesime soluzioni previste per la sala parti cesarei.
Tutte le chirurgie dimettono il maggior numero di pazienti possibile entro venerdì.
Radioterapia e Medicina Nucleare: non effettueranno la seduta programmata nella giornata del sabato.
Mensa: funzionerà regolarmente
Presso tutti gli altri ospedali, per la giornata dell’intervento, attiveranno turni di TAC sulle 12 ore e verranno previsti turni di rianimatori sulle 12 ore diurne del sabato.