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Sagre: regole e rispetto dell’ambiente

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Sagre: regole e rispetto dell’ambiente

La Giunta comunale ha approvato una proposta di Regolamento per la sagre paesane che adesso andrà al vaglio delle Circoscrizioni e che arriverà poi all’esame decisivo e cioè a quello del Consiglio Comunale.
“Queste manifestazioni sono in forte crescita, sia di numero che di durata – ha ricordato stamani l’assessore al commercio, Piero Ducci. Si stanno quindi creando alcuni problemi con le categorie che svolgono in modo professionale le attività di ristorazione e di somministrazione. Ci siamo confrontati sia con gli organizzatori di sagre e feste paesane sia con le categorie economiche. La proposta di Regolamento che sottoponiamo alle Circoscrizioni ed al Consiglio è quindi anche il frutto di questa discussione”.
E vediamo le novità. Intanto addio alle sagre generaliste. “Ogni iniziativa – ha sottolineato Ducci – dovrà ricondursi ad una tradizione o ad un piatto tipico locale e non potrà avere una durata effettiva superiore a 10 giorni. Ovviamente non ripetibile e che potrà essere frazionata al massimo in tre periodi. Sostanzialmente rispettiamo ciò che normalmente accade oggi e cioè il tetto dei tre fine settimana. Ciascun soggetto organizzatore dovrà presentare la domanda al Comune entro il mese di novembre dell’anno precedente e dovrà allegare il rendiconto delle entrate e delle uscite dell’ultima edizione attestando la destinazione degli eventuali ricavi ad attività sociali o benefiche. Questi soggetti sono infatti no profit ed hanno questo obbligo. La programmazione delle attività consentirà alle sagre ed alle fiere aretine di entrare nel calendario e quindi nel circuito promozionale della Regione Toscana, facendosi conoscere ben oltre i tradizionali limiti locali”.
Dalle novità organizzative a quelle ambientali. “Il nostro obiettivo generale è quello di ridurre i rifiuti – ha ricordato l’assessore Banchetti. Quindi anche quelli prodotti dalle sagre. Ecco che ogni manifestazione dovrà avere un responsabile per lo smaltimento dei rifiuti, dovrà individuare un’area per la differenziata, raccogliere i vuoti a rendere e gli oli alimentari usati. Inoltre stoviglie, posate e bicchieri dovranno essere riutilizzabili con una “stazione di lavaggio” sul posto. Qualora questa non sia possibile, in luogo del vetro o della ceramica potranno essere utilizzati prodotti monouso ma solo di materiale biodegradabile”.
L’assessore all’ambiente Banchetti ha anche annunciato meccanismi di incentivazioni e di sanzioni: tariffe Aisa ridotte per chi si dimostrerà “virtuoso” rispettando il regolamento e sanzioni da 100 a 500 euro al giorno per chi lo violerà.