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Salviamo l’albero di Anna Frank

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AREZZO – L’albero di cui Anna Frank parla nel suo Diario è malato e un autentico movimento popolare, in gran parte costituito da bambini olandesi, ha impedito che il comune di Amsterdam, in via Prinsengracht 267, lo tagliasse.
Anna ne parla nel suo libro, tra i più letti al mondo, come del suo unico contatto per settimane, per mesi, con la natura viva, con il mondo esterno. Il mutare dei colori testimoniava ad Anna un mondo a cui era tenacemente aggrappata e che la barbarie dell’Olocausto ha annichilito.
Oggi l’albero di Anna, a cui ella ha dedicato cammei letterari di grande emozione, rischia di scomparire. Il civile popolo olandese, i bambini di Amsterdam, hanno impedito che si affrettasse la fine di quello che può ben definirsi un testimone della Shoah.
Si cercherà di salvare l’albero di Anna Frank con l’ausilio di studiosi e moderni ritrovati tecnici e scientifici, anche grazie ai bambini che lo hanno circondato in un gioioso girotondo.
Si tratta di salvare l’albero di Anna e se ciò fosse vano, proporre di segnalarne la memoria con un simbolo che lo ricordi.
Arezzo ha in commissione toponomastica comunale la proposta d’intitolare una sua strada ad Anna Frank, un segno di civiltà, un tributo a chi ha scritto il Diario più significativo per l’umanità e la comprensione dei popoli.
Oggi gli aretini possono contribuire a salvare l’albero di Anna, mandando e-mail e messaggi di adesione al Centro Anne Frank Huis.