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Sant’Agostino: la piazza che verrà

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Sant’Agostino: la piazza che verrà

Tutto pronto per Sant’Agostino. La piazza futura è stata presentata stamani dal Sindaco Fanfani e dall’assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli. Con loro, il pool di assessori che conferma le valenze, attuali e future, di questo ruolo centrale della città. Aurora Rossi per il percorso partecipativo che ha caratterizzato la progettazione. Lucia De Robertis per la futura collocazione di Informagiovani. Roberto Banchetti per le novità in tema di mobilità
“6.250 metri quadrati di superficie totale per un impegno di spesa totale di 2.800.000 euro: in questi dati c’è tutta l’importanza dell’intervento che sta per partire”. Esprime così la sua soddisfazione l’assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli, aggiungendo subito che “l’area verrà interamente pavimentata con lastrico in pietra. Sant’Agostino è una delle piazze più importanti del centro storico di Arezzo, inserita fra gli obiettivi fondamentali dell’amministrazione comunale. Tale intervento s’inserisce in un programma complessivo di sistemazione e restauro delle piazze del centro storico, della Fortezza e di vari contenitori pubblici da destinare a rinnovate funzioni culturali e sociali.
Preliminarmente alla progettazione – ha proseguito Dringoli – si sono tenuti degli incontri con i residenti e gli utenti di questo spazio urbano, dai quali sono scaturite idee e bisogni recepiti poi nel documento preliminare alla progettazione, contenente le linee guida seguite per l’intervento. La piazza è stata quindi pensata come area pedonalizzata a uso d’incontro e comunicazione diretta e personale. Luogo dove si può conversare, attendere, sostare, correre, riunirsi, passeggiare, giocare, fruibile da tutti e disponibile ad accogliere una pluralità di attività: le bancarelle del mercato, gli spettacoli all’aperto, i tavolini dei caffè e dei ristoranti. Conseguentemente, la circolazione veicolare dovrà solo lambirla a livello periferico nei due punti di via Margaritone e di via della Minerva.
Elemento non marginale dell’intervento – ha sottolineato l’assessore – è il recupero del volume degli ex lavatoi di cui si prevede il restauro delle aperture murate, la ricostruzione interna del porticato con arcate a sesto acuto, la riproposizione del compluvio centrale con copertura vetrata. Gli adiacenti bagni pubblici verranno ricostruiti e sottoposti alla gestione e al controllo diretto dell’attività da porre in questi locali. La nuova struttura polivalente, pensiamo di traslocarvi l’Informagiovani, occuperà anche parte degli spazi degli ex bagni pubblici opportunamente recuperati.
Esterna alla piazza, ma non secondaria nell’economia dell’intervento, sarà la sistemazione di ‘piazza delle Paniere’. Questa viene riproposta come in origine: separata e distinta dalla piazza e non degradante sulla stessa ma sopraelevata e riportata in piano con un muro a retta in pietra. Il tratto di strada esistente in prosecuzione di via de’ Mannini verrà lastricato.
Trattandosi di aree sottoposte a tutela ambientale storica artistica e archeologica, abbiamo sviluppato un confronto con la Soprintendenza di Arezzo che ha espresso parere favorevole al progetto definitivo. Sono state anche tenute due conferenze di servizio con gli enti gestori delle reti per fare coincidere l’intervento sulla piazza con la sistemazione dei sottoservizi.
Per quanto riguarda l’illuminazione – conclude Dringoli – è risolta centralmente da due linee di lampioni, che utilizzano con piccole integrazioni quelli esistenti, e supportata da apparecchi illuminanti sottogronda, simili per tipologia ad altri già installati in città e che comunque non dovranno alterare il fascino notturno della piazza. Segnali luminosi a pavimento e sui muri di sostegno delle terrazze sottolineeranno le scalinate di accesso ai vari livelli. Fari a terra illumineranno con luce radente i poli più significativi: la Chiesa, la fontana, gli ex lavatoi”.