AREZZO – Il ciclo di incontri con scrittori e scrittrici del panorama nazionale I lunedì da leggere, organizzato ad Arezzo dalla Scuola di Narrazioni Arturo Bandini (www.narrazioni.it), si conclude il 28 Aprile prossimo con la scrittrice fiorentina Sara Falli. L'autrice di Vita di Saragaia, edita da Tea nel 2007, è protagonista di due appuntamenti: alle 11.30 con i ragazzi dell'Istituto d'arte “Piero della Francesca” per il consueto “incontro con l'autore” aperto a tutte le scuole e alle 18.30 presso la libreria Mori, in via Roma, introdotta dal giornalista Diego D'Ippolito, nell'incontro con il pubblico e nellla presentazione del suo romanzo d'esordio Vita di Saragaia. Per informazioni 0575 380468 e [email protected]

Sara Falli è nata a Firenze, dove vive. Ha studiato scenografia e pittura all'Accademia di Belle Arti. Oggi Sara ha una bambina, lavora in un asilo nido e dedica molto tempo ai suoi quadri. Ma la strada per arrivare a questa quasi-serenità è passata attraverso una madre tossicodipendente (con cui il rapporto è stato sempre difficilissimo); un padre assente (ma poi progressivamente ritrovato); un’infanzia passata con i nonni materni e quelli paterni (ricchi soprattutto di affetto, di contrasti, di storie); i problemi a scuola e i problemi con i ragazzi; un lungo inseguimento nei confronti di se stessa… raccontato splendidamente nel suo libro.

Vita di Saragaia
David Copperfield incontra Gian Burrasca. Caustico e candido, esilarante e drammatico. Autobiografia e ritratto privato di un’Italia appena trascorsa, la nostra. Dai bagliori degli anni Settanta, attraverso le luci di plastica degli Ottanta, fino a oggi. Attraverso gli occhi di una bambina che si ritrova donna, figlia e madre, nel susseguirsi delle generazioni e dei sogni che hanno attraversato questo tempo. Un linguaggio asciutto e crudele, spietato e dolce, che commuove. La Vita di Saragaia ci scorre davanti agli occhi come un film indimenticabile, e che non smetteremmo mai di vedere.

«Vita di Saragaia è un'autobiografia, coraggiosa e candida, che non risparmia al lettore niente di quello che ha attraversato questa "ragazza".»
Laura Montanari, La Repubblica

«Nel "pasticciaccio" della sua vita, Sara Falli ha scoperto che la letteratura è il punto di vista della coscienza. E raccontare ti impedisce di confonderti con le cose, spesso orrende, che hai intorno. Il suo primo libro dice che sulle sabbie mobili dell'oggettività si può trovare un punto di appoggio.»
Anna Mangiarotti, La Nazione