Home Attualità Economia Sciopero generale del terziario

Sciopero generale del terziario

0

Sabato 15 novembre sciopero e manifestazione nazionale a Roma dei lavoratori del terziario. E’ stato proclamato dalla Filcams, la federazione di categoria della Cgil ed alla manifestazione interverrà il segretario nazionale della Confederazione, Guglielmo Epifani.
L’accordo separato per il rinnovo del contratto, firmato da Confcommercio e Confesercenti con Fisascat Cisl e Uiltucs Uil è all’origine dell’iniziativa. La Filcams, fin dal primo momento della firma separata, ha contestato innanzitutto il metodo, che “esclude l’organizzazione più rappresentativa del settore, senza possibilità di verificare il contenuto dell’intesa nel rapporto con le lavoratrici ed i lavoratori. La prassi delle intese separate, purtroppo, va sempre più diffondendosi, segnalando lo stato di crisi dei rapporti unitari tra i sindacati”.
La Filcams Cgil ha criticato i contenuti dell’intesa nei due punti (apprendistato e lavoro domenicale) “che apparentemente sembrano poca cosa, ma di fatto tendono ad offrire all’azienda il pieno controllo dell’organizzazione del lavoro. Anche in questo caso, troppo facile è accusare la Filcams di tutelare le nicchie privilegiate dei vecchi assunti, che non vogliono lavorare la domenica e poi scaricare sui giovani, ultimi arrivati, con contratto di apprendistato, una parte dei costi, attraverso il peggioramento delle normative sui permessi. Ed anche sulle domeniche, troppo semplice è improvvisare nel tempo di una nottata, profonde riconversioni culturali, che impegnano ben più che la Filcams ed i lavoratori da essa rappresentati, dato che il tema riguarda anche altri, come dimostrano le reazioni trasversali all’intesa, che introduce il criterio dell’obbligatorietà, senza aver costruito le necessarie condizioni di consenso fra i destinatari dell’accordo”.
La Filcams dichiara di non essere “contro il lavoro domenicale, ma contro il governo unico dell’organizzazione del lavoro da parte delle aziende. Si poteva fare diversamente da come si è fatto, se l’interesse a non “rompere” avesse prevalso, anche nel rispetto di una lunga tradizione, che ha caratterizzato il lavoro sindacale in questi settori”.
Con lo sciopero di sabato, la Filcams Cgil chiede quindi di cambiare le scelte di Confcommercio e Confesercenti che hanno imposto l’accordo separato e di ricostruire un percorso unitario con Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil interrotto dall’accordo separato, che divide e indebolisce i lavoratori e rafforza le imprese”. Sottolinea infine la necessità di “una nuova stagione contrattuale, che a partire dalla contrattazione aziendale e territoriale estenda diritti e si riappropri dell’organizzazione del lavoro. E di una nuova democrazia sindacale, affinchè ogni lavoratrice e lavoratore possa esprimere con il voto, la propria opinione sugli accordi”.
I pullman per la manifestazione di Roma partiranno alle ore 6 di fronte alla Camera del lavoro di via Monte Cervino ad Arezzo.

Articlolo scritto da: CGIL Arezzo