Nell’ambito di un controllo finalizzato al contrasto del sommerso da lavoro, scaturito da una segnalazione al numero di pubblica utilità “117”, le fiamme gialle della Compagnia di Arezzo hanno sorpreso all’interno di un laboratorio di confezioni, sito in Cortona, quattro soggetti di nazionalità cinese, intenti a lavorare, privi del permesso di soggiorno.
Per due dei clandestini, S. J. di anni 33 e C. W. di anni 27, inottemperanti a precedenti ordini di espulsione dal territorio italiano emessi rispettivamente dalle Prefetture di Bologna e Ferrara, sono scattate le manette.
Gli stessi sono stati processati per direttissima dal Tribunale di Arezzo e condannati alla pena di 5 mesi e 20 giorni.
Le due donne, P. X. di anni 33 e W. L. di anni 41, raggiunte dall’ordine di espulsione a firma del Prefetto di Arezzo, sono state accompagnate al Centro di identificazione ed espulsione di Bologna per il successivo imbarco.
Il datore di lavoro, C. D. di anni 27 di nazionalità cinese, titolare dell’opificio, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per impiego di manodopera clandestina e rischia ora la pena della reclusione fino a tre anni ed una multa pari a 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato.

Nei confronti di quest’ultimo è scattata, inoltre, la segnalazione alla Direzione Provinciale del Lavoro di Arezzo ai fini della sospensione dell’attività imprenditoriale, per aver utilizzato manodopera in nero superiore al 20% di quella regolarmente assunta.