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Siti al Qaeda convinti della vittoria di Obama

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DUBAI – Al Qaeda sembra ormai convinta della vittoria di Barack Obama, anzi, ritiene che gli americani "lo eleggeranno presidente degli Stati Uniti per salvarsi dalla crisi economica e militare che li sta attanagliando". E' questa l'analisi sulle prossime elezioni presidenziali americane che appare oggi sui forum internet vicini alla rete del terrorismo islamico.

Il documento -dal titolo 'Il teatrino delle elezioni americane e le gambe pesanti'- è stato scritto da uno dei principali moderatori di questi forum, che si nasconde dietro il nickname 'Leone del Jihad 2', ed è diffuso dalle 'Brigate del Jihad elettronico', sigla che veicola sul web filmati di propaganda jihadista.

"L'elezione di un presidente nero non è un caso ma segue i colpi inferti (all'America) dall'organizzazione di al-Qaeda, come quelli dell'11 settembre -spiega l'internauta islamico- ora gli Stati Uniti stanno attraversando uno dei momenti più difficili e (eleggendo Obama) vogliono salvaguardarsi dal punto di vista interno per ritornare alle loro vecchie posizioni di forza". Secondo l'autore del testo, a volere l'elezione del democratico "sono coloro i quali comandano nel paese, coloro che hanno 'le gambe pesanti' e ponendo un nero (alla Casa Bianca) vogliono alleggerire le tensioni con i bianchi".

L'autore del documento riconosce che "i neri d'America si aspettano grandi cose da Obama e vedono la sua elezione come una rivoluzione dopo tanti soprusi e tirannie". Il documento, il primo che in via 'ufficiale' affronta le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, è stato posto in evidenza nei principali siti di al-Qaeda (come il forum al-Hesbah) e viene segnalato da un banner che mostra una banconota da un dollaro sbucare dal sipario di un teatro.

L'autore del testo contesta anche la convinzione che Obama, in quanto democratico, abbia una posizione più aperta e multilaterale. Per l'Islam, spiega, "non cambia nulla se a vincere è un democratico: da presidente, Clinton ha iniziato le guerre in Somalia, Kosovo, Bosnia ed ha attaccato Sudan, Afghanistan e Iraq". Un bilancio politico che, aggiunge, "sommato supera quanto fatto da Jimmy Carter, Ronald Reagan e George Bush padre".

Inoltre il 'Leone del Jihad' ricorda che Clinton ha emanato nel 1988 l'Iraq Liberation Act, che conteneva i primi provvedimenti di appoggio militare ed economico all'opposizione irachena per indebolire il regime di Saddam Hussein, un testo che viene considerato la base normativa usata "dall'amministrazione Bush per occupare l'Iraq e che ha permesso di organizzare la successiva guerra".

Il documento jihadista, che porta la data di oggi, è il primo ad analizzare in dettaglio il voto americano. Le notizie apparse nelle scorse settimane a proposito della posizione della rete di al-Qaeda nei confronti dei candidati alla presidenza americana, Barack Obama e John McCain, si basavano semplicemente su opinioni di singoli internauti islamici.

Lo stesso discorso del leader terroristico Abu Yahya al-Libi, tenuto in occasione della fine del Ramadan ai suoi seguaci in Afghanistan e diffuso sul web la scorsa settimana dalla 'casa di produzione' al-Sahab, non ha mai affrontato il tema delle elezioni americane. In quella occasione al-Libi aveva rivolto una preghiera al termine del suo sermone per chiedere la sconfitta del presidente americano George W. Bush 'e del suo partito' senza entrare nel merito del voto.

Proprio per questo, alla luce del silenzioni della rete di al Qaeda sulle elezioni americane, sul web resta forte l'attesa dei jihadisti per un messaggio dello stesso Osama Bin Laden come accadde nel 2004.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Aki