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Somalia, liberati i due cooperanti italiani rapiti

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ROMA – Sono stati liberati e sono in buone condizion i due cooperanti italiani rapiti il 21 maggio scorso in Somalia ad Awdhegle, nel basso Shabelle, una cinquantina di chilometri da Mogadiscio. Jolanda Occhipinti 51enne di origini ragusane e Giuliano Paganini dagronomo pistoiese, sono ora a Nairobi, in Kenya, e già domani saranno in Italia. Liberato anche il somalo Abderahman Yusuf Arale, rappresentante locale dell'Ong Cooperazione italiana nord-sud (Cins) per la quale lavorano tutti e tre.
Entrambi hanno già contattato le famiglie. "Intorno alle 16 ho ricevuto una breve telefonata ed ho sentito per pochi secondi la voce di una donna che diceva di essere mia madre e che stava molto bene. La notizia della liberazione mi rende veramente felice, se Dio vuole è finito un incubo", ha detto all'ADNKRONOS il figlio di Jolanda Giovanni Tumino. Anche la moglie di Giuliano Paganini, Fulvia Cappello, è stata contattata dal marito che le ha detto di stare bene e stare tranquilla.
In precedenza la Farnesina, che in questi mesi ha chiesto insistentemente il silenzio stampa, aveva annunciato di essere ''in una fase cruciale e auspicabilmente conclusiva". E' stato poi il ministro degli Esteri Franco Frattini a dare la notizia del rilascio interrompendo la discussione a Montecitorio per il voto definitivo sulla manovra triennale. Notizia accolta da un grosso applauso da tutta l'Aula. ''Esprimo grande soddisfazione per questo risultato -ha sottolineato Frattini-, che è stato fortemente cercato dal governo sin dal primo giorno. Certamente va la nostra gratitudine anche ai mezzi di informazione che hanno rispettato il silenzio stampa chiesto dal governo. E' stato importante il silenzio per arrivare a questo risultato. Ogni altro commento lo faremo a freddo, quando i nostri connazionali saranno a casa'. E i due italiani che ha assicurato il ministro ''stanno in buona salute'', saranno in Italia già domani. ''Metteremo noi un mezzo a disposizione '' ha aggiunto Frattini- se non ce ne sono per farli rientrare in Italia''.
Ragusa, intanto, si prepara già 'festosa' ad accogliere Iolanda. ''Tutta la comunità iblea l'aspetta con ansia'', ha detto il sindaco di Ragusa, Nello Di Pasquale, esprimendo gioia per la liberazione della sua concittadina, così come il governatore siciliano Raffaele Lombardo. ''Abbiamo saputo che le sue condizioni di salute sono buone '' ha aggiunto Di Pasquale – e faremo una festa al suo rientro''. Proprio nei giorni scorsi il sindaco aveva fatto sistemare sulla facciata principale del Comune uno striscione con scritto ''Iolanda, libera subito''.